Polemista (m. 345 circa), vescovo di Eraclea nell'Alto Egitto; partecipando (325) al Concilio di Nicea fu un coraggioso oppositore dell'arianesimo; parlò tra l'altro contro tale eresia, persino al sinodo [...] di Tiro (335) che dagli ariani era stato riunito appunto contro s. Atanasio. Per tale sua attività P., che durante la persecuzione dell'imperatore Massimino (311) aveva perso un piede e un occhio, fu catturato dagli ariani e bastonato a morte. Festa, ...
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Sacerdote in Alessandria, deposto dal vescovo Alessandro, fu accolto da Sofronio vescovo ariano di Aretusa e fatto vescovo di Laodicea (331); partecipò al Concilio di Tiro che condannò s. Atanasio (335), [...] e ad altri concilî ariani; il Concilio di Sardica (343) lo depose. Ma conservò la sede, avversò il partito anomeo e nei Concilî di Ancira (358) e Seleucia (359) sostenne gli omoiusiani di Basilio d'Ancira. ...
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Vescovo dal 332 circa (n. Silly presso Poitiers - m. prima del 347). Antiariano, accolse Atanasio nel suo esilio, e con Osio e papa Giulio indusse l'imperatore Costante a convocare il sinodo di Sardica [...] (343) contro gli ariani, che, in un loro concilio a Filippopoli, lo condannarono. Festa, nel Martirologio romano, 29 maggio. ...
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Vescovo di Antiochia, di origine tracia, ariano, era tra i fautori di Demofilo di Costantinopoli. Eletto (376) durante lo scisma meleziano vescovo di Antiochia, fu deposto nel 381 in virtù di una legge [...] dovette contendere con Marino, un altro prelato ariano, e i suoi fautori. In queste circostanze D. si isolò dalla fazione ariana, e sostenne che, la paternità di Dio datando dalla nascita temporale del Verbo, Dio non poteva esser chiamato Padre prima ...
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Vescovo meleziano di Menfi (sec. 4º). Melezio stesso, poco prima di morire, lo consacrò vescovo affidandogli la condotta della setta dei meleziani. In s. Atanasio, vescovo di Alessandria, G. ebbe uno strenuo [...] oppositore; la lotta contro Atanasio trovò uniti ai meleziani anche gli ariani ed ebbe ripercussioni nel campo sociale tanto che, nel 335, l'imperatore Costantino esiliò G. quale perturbatore dell'ordine. ...
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ACETI, Tommaso
Fiorenza Fiorentino
Nacque a Figline (Cosenza) il 24 o il 29 ott. 1687. Studiò a Cosenza e, ordinato sacerdote, si recò a Napoli, dove continuò i suoi studi all'università sotto la guida [...] di N. Cirillo ed A. Ariani. Trasferitosi nel 1714 a Roma, fu nominato correttore della stamperia vaticana da poco fondata da Clemente XI, ufficio che conservò per dodici anni, divenendo amico del cardinale T. Ruffo e del cardinale A. Albani; questi ...
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Romano (m. 335), successore di Melchiade (314): pur reggendo il pontificato durante il regno di Costantino, di fondamentale importanza per la storia della chiesa, l'opera di S. fu piuttosto modesta. Più [...] all'imperatore che a S. si deve infatti l'azione contro i donatisti e gli ariani (concilî di Arles, 314, e di Nicea, 325). Sotto una luce positiva è invece rappresentato in alcuni scritti apocrifi del sec. 5º (fra cui gli Actus Silvestri, che ...
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Nobile campano (m. 638). Consacrato nel 625 senza che avesse la conferma dell'imperatore Eraclio, diresse la sua attività a incrementare il patrimonio ecclesiastico, a costruire o restaurare edifici in [...] Roma e a consolidare l'opera e l'influenza del cristianesimo fra i Longobardi, ancora in gran parte ariani, e gli Anglosassoni. O. va inoltre ricordato per le lunghe controversie sorte per due sue lettere, scritte (633 e 634) a Sergio, patriarca di ...
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Africano di origine, fu vescovo di Verona, in un periodo di tempo che si può stabilire press'a poco tra il 356 e il 380. Ci restano di lui, in due codici dei secc. 8º e 9º, 93 Tractatus o prediche, in [...] forma per lo più parenetica, ma con frequenti accenni polemici ad ariani, pagani e giudei; importanti quelli che si riferiscono al battesimo e alla liturgia pasquale. Festa, 12 aprile. ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] il De fide (378-380) per Graziano e nel concilio di Aquileia (381), A. s'era fatto campione dell'ortodossia contro gli ariani. Questi erano favoriti da Giustina, la quale ingiunse ad A. di cedere loro una chiesa; A. resistette (385), ma il conflitto ...
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Anticristo
(e anticristo) s. m. [dal lat. Antichristus, gr. ᾿Αντίχριστος]. – Nelle Sacre Scritture (in partic. nell’Apocalisse e nella 2a Lett. di s. Paolo ai Tessalonicesi), il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo ma che da Cristo sarà...
vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine sempre osservato, la terza casta...