STRECKFUSS, Adolf Friedrich Karl
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Gera il 20 settembre 1778, morto a Berlino il 26 luglio 1844. Dopo essere stato per sei anni precettore a Trieste (1801-1803) [...] imitate dal Gozzi (1805) -, drammi, liriche alla maniera romantica; ma soprattutto deve la sua fama alle sue traduzioni dell'Ariosto - Der rasende Roland (1818-20), del Tasso, Das befreite Jerusalem (1822), di Dante, Die göttliche Komödie (1824-26) e ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] poi anche fuori Venezia), e i Modi affigurati e voci scelte ed eleganti della volgar lingua, con un discorso sullo stile dell'Ariosto editi dai Sessa, a Venezia, nel 1564, e poi di nuovo nel 1597 con l'accattivante titolo di Nuove osservazioni della ...
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SOLE, Nicola
Maria Teresa Imbriani
SOLE, Nicola. – Nacque a Senise (Potenza) il 31 marzo 1821, primogenito di Biagio, possidente, e di Raffaella Dursio.
Morto il padre nel 1832, fu affidato alle cure [...] , nel seminario di Anglona-Tursi per la prima formazione. A cinque anni ripeteva a memoria interi canti di Ludovico Ariosto e di Torquato Tasso e nella prima adolescenza allietava i compagni con versi improvvisati, sulla scia di un poeta itinerante ...
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AMANIO, Nicolò
Anna Buiatti
Nato a Crema, forse nel 1468 o 1469, da famiglia di origine bergamasca, divenne dottore in legge e ricoprì cariche pubbliche nella città di Cremona ottenendone, nel 1520, [...] a cura di G. Brognoligo, I, Bari 1910, p. 5; II, ibid. 1910, p. 163; IV, ibid. 1911, pp. 29, 80, 403; L. Ariosto, Orlando Furioso, a cura di L. Caretti, Milano-Napoli 1954, p. 1213; F. Arisi, Cremona Literata, II, Parmae 1706, p. 55-57; III, Cremonae ...
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BARUFFALDI, Girolamo, iunior
Italo Zicàri
Nacque a Ferrara il 10 luglio 1740 da Ambrogio e da Camilla Ferrari. Benché il padre, provetto ingegnere e professore all'università, volesse avviarlo ad una [...] e costituisce l'opera del B. di maggior impegno.
Forse troppo diffusa, anche su personaggi di poco conto o che con l'Ariosto poco ebbero a che fare, per l'abbondanza di notizie, per la chiarezza dell'esposizione, quando si tengano in debito conto la ...
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Tipografo e fonditore di caratteri (Wolverley 1706 - Birmingham 1775). Si dedicò dapprima alle arti figurative; intraprese poi nel 1750, a Birmingham, la fabbricazione di torchi, d'inchiostri, e soprattutto [...] per la stampa di classici (tra gli altri, ammirati sono Milton, 1758; Giovenale e Persio, 1761; Orazio, 1762). Celebre il suo Ariosto (1773) detto "di Birmingham", uno dei più bei libri del sec. 18º. I caratteri di B. furono acquistati da P.-A ...
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Poeta (n. Volterra - m. 1614 mentre navigava verso Napoli). Sacerdote, fu segretario di Virginio Orsini duca di Bracciano. Lasciò una favola pastorale, l'Astrea (1594); una favola piscatoria, Amaranta [...] quattro favole sceniche. Pubblicò anche i due primi canti di un poema, Il Colombo. In tutti i suoi scritti è evidente l'imitazione sia di Guarini sia di Ariosto, ma specialmente di Tasso. Ebbe tuttavia buona fama di poeta, secondo il gusto del tempo. ...
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ELEONORA d'Aragona, duchessa di Ferrara
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1450 da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli (allora duca di Calabria) e da Isabella Chiaramonte.
Incerta è la data della nascita: [...] s.; Un registro di doti sforzesche, a cura di C. Santoro, in Arch. stor. lomb., s. 8, VI (1953), pp. 140 s., 159; L. Ariosto, Le opere minori, a cura di G. Fatini, Firenze 1961, ad Indicem; B. Corio, Storia di Milano, a cura di A. Morisi Guerra, II ...
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DENANTO (de Nanto, da Nanto), Francesco
Gianvittorio Dillon
Figlio di un Iacopo e di origine savoiarda, come si apprende dalle sottoscrizioni delle sue opere ad intaglio - "Franciscus lacobi Denanto [...] 1922, p. 301; M. Pittaluga, L'incisione ital. nel Cinquecento, Milano 1930, pp. 264 s., 331 n. 56; A. Pompeati, L'Ariosto, Milano 1933, p.280; L. Servolini, Un incisore piemontese del Cinquecento, F. D., Torino 1936; A. De Witt, Ancora di Gaspare ...
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Critico letterario italiano (Perugia 1913 - Roma 1997); prof. di letteratura italiana dal 1948, ha insegnato nelle univ. di Genova, di Firenze e (dal 1964) di Roma; socio nazionale dei Lincei (1977). Allievo [...] del '700 (1963); Michelangelo scrittore (1965); Saggi alfieriani (1969); La protesta di Leopardi (1973); Due studi critici: Ariosto e Foscolo (1978); Settecento maggiore (1979); Monti poeta del consenso (1981); Ugo Foscolo. Storia e poesia (1982). Ha ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...