Nome col quale alcuni designano un unico artista veneziano libraio-editore, incisore in legno, cartografo, attivo nel sec. 16º (egli è certamente da distinguere da un omonimo Zoan Andrea V. autore d'una [...] Vita del glorioso apostolo Zoanni (1522) a V. è attribuito il soprannome di Guadagnino; del Guadagnino sono note le edizioni di Ariosto (1549, 1554, 1556, 1559, ecc.). L'ultima sua opera nota è del 1572. Si ricordano ancora una carta della Francia ...
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GILDEMEISTER, Otto
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Brema il 13 marzo 1823, morto ivi il 26 agosto 1902. Fu prima giornalista (e grazie a lui la Weserzeitung acquistò notevole importanza) [...] . 6, 1864); continuò con Shakespeare, collaborando alla nuova traduzione curata da F. von Bodenstedt. Fra gli italiani prescelse l'Ariosto (Der rasende Roland, voll. 4, 1882) e Dante (Die göttliche Komödie, 1888). E se è vano ricercare nella levigata ...
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GUACCI, Maria Giuseppa (Giuseppina)
Silvana Musella
Francesco Augurio
Nacque a Napoli il 20 giugno 1807 da Giovanni e da Saveria Tagliaferri. Ebbe tre fratelli: Carlo, Francesco ed Elisabetta. Le notizie [...] divenne suo maestro d'elezione recandosi due o tre volte la settimana presso di lei (le lesse, tra gli altri, L. Ariosto e A. Buonafede); in seguito studiò il francese. Notizie sulla giovinezza e l'iniziazione letteraria si trovano in una lettera che ...
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Pézard, André
Nlcolò Mineo
Italianista francese (nato a Parigi nel 1893).
Dopo gli anni della prima guerra mondiale, che lo aveva visto generoso combattente, scelse, per consiglio di H. Hauvette, d'insegnare [...] de France. Autore di saggi su Petrarca, Boccaccio, Carducci, De Sanctis, Verga, D'Annunzio, ha curato edizioni in francese di Ariosto, S. Maffei, Alfieri, Leopardi.
Nel campo degli studi danteschi ha un suo ben definito posto per la vastità della ...
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POTERE
Il verbo irregolare potere alterna – a seconda dei modi, dei tempi e delle persone – tre diverse ➔radici: poss-, puo-, pot-.
• Quando la radice è accentata, si usa poss-
io posso
lui possa
voi [...] ponno (per possono) e potetti / possetti (per potei)
Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare (D. Alighieri, Inferno)
Non ponno a nozze et a conviti publici / Li fagiani apparir sopra le tavole (L. Ariosto, La Lena). ...
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Divinità della mitologia greca. Erano immaginate in origine come donne alate, poi come mostri con testa, busto e braccia di donna, il resto di uccello. Esiodo ne conosce due: Aello, «bufera», e Ocipete, [...] e trasportano nell’al di là le anime dei morti e talvolta i viventi; in tale ufficio funebre sono spesso rappresentate dall’arte antica. In uno stadio successivo del mito hanno abitudini ripugnanti: così in Virgilio e quindi in Dante e nell’Ariosto. ...
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Filologo e critico letterario, nato Domodossola il 4 gennaio 1912; prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo, Svizzera (1938-52), e di Firenze (dal 1952), presidente della Società Dantesca Italiana [...] personalità del Contini, a studî e saggi critici sulla poesia e la prosa italiana dal Petrarca al Pascoli, dall'Ariosto al D'Annunzio, dal Tommaseo ai lirici contemporanei (Esercizi di lettura sopra autori contemnporanei. Firenze 1939. Un anno di ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] ottava narrativa una frequenza di modi patetici e musicali che non s'era mai avuta in tal grado, ed era stata rarissima nell'Ariosto. E la gravità dei modi tragici, come di un organo austero e dolente ove è pure una dolcezza pia, sostiene il canto ...
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BUONDELMONTI, Zanobi
Gaspare De Caro
Figlio di Bartolomeo e di Alessandra di Guglielmo de' Pazzi, nacque a Firenze il 5 apr. 1491. Tutte le notizie sul primo periodo del B. risalgono al processo istruito [...] tra i protagonisti più assidui.
Certo è che il B. godeva di molte amicizie tra i letterati, non soltanto fiorentini: l'Ariosto, per esempio, fu più volte suo ospite, nello splendido palazzo che il B. possedeva in piazza Santa Trinita. Ma soprattutto ...
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CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] dare spasso a V. S. e al signor marchese una sera".
Al C., che fu ricordato anche nell'Orlando furioso (XLII, 85), l'Ariosto si raccomandò già in una lettera del 15 ott. 1519 indirizzata all'Equicola. Molti anni dopo, nel marzo del 1532, il C. chiese ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...