L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] Scolastica fosse l'Orlando furioso travestito in Comedia, e la gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l'Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l'ora fu che giudicai disperato il rimedio (139).
Dopo la disavventura della Scolastica Lelio ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] la Scolastica fosse l’Orlando furioso travestito in Comedia, e la gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l’Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l’ora fu che giudicai disperato il rimedio (139).
Dopo la disavventura della Scolastica Lelio ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] in cui la prosa è egemone e l'assunto anticlassicistico operante più di ogni altro parametro, la poesia - fatti salvi Ariosto e Tasso, separati come maggiori - perde ogni aggetto, riportata a un ruolo minore e a una funzione secondaria (quale magari ...
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Montecassino
Mariano Dell'Omo
"Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia [...] ). L'eco di quell'evento fu tale da perdurare come topos letterario ancora nelle stanze Per la Storia d'Italia di Ludovico Ariosto, ove l'imperatore è colui che "spoglia Monte Cassino e dà di piglio / e mette taglia a' monachi e agli abbati" (Casadei ...
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FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] del F., e di una Citatione de' luochi onde tolsero le materie il conte Matteo Maria Boiardo e m. Ludovico Ariosto, che figura tra gli apparati della rara edizione Bindoni e Pasini 1542 dell'Orlando furioso, interessante per il tentativo di mettere ...
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folclore
Cecilia Gatto Trocchi
Il sapere e le tradizioni popolari
Folclore è l'italianizzazione di un termine inglese che traduce il tedesco Volkskunde, il "sapere popolare" esaltato dal Romanticismo [...] storie bretoni di re Artù.
Il folclore ha conservato tali racconti che hanno nutrito la cultura alta di Matteo Maria Boiardo, Ariosto e Tasso e che sono rimasti negli intrecci del teatro dei pupi siciliani e nell'arte pittorica del Seicento.
Giochi ...
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Buondelmonti, Zanobi
Figlio di Bartolomeo e di Alessandra di Guglielmo de’ Pazzi, nacque a Firenze il 5 aprile 1491. Tutte le notizie sul primo periodo della sua vita risalgono al processo istruito contro [...] tra i protagonisti più assidui.
Certo è che B. godeva di molte amicizie tra i letterati, non soltanto fiorentini: Ludovico Ariosto, per esempio, fu più volte suo ospite nello splendido palazzo che B. possedeva in piazza S. Trinita. Ma soprattutto B ...
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VILLIFRANCHI, Giovanni
Nicole Botti
VILLIFRANCHI, Giovanni. – Nacque a Volterra nel 1570, da Jacopo e da Violante Tieri, entrambi di origini volterrane.
Non risultano notizie relative ai suoi studi, [...] di M. Rossi - F. Superbi, II, Firenze 2004, pp. 231-253; L. Pirruccio, G. V. La fabbrica delle favole sceniche di Tasso e Ariosto, Roma 2011; L. Riccò, Su le carte e fra le scene. Teatro in forma di libro nel Cinquecento italiano, Roma 2008, pp. 188 ...
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CAPPAROZZO, Giuseppe
Nereo Vianello
Nato a Lanzè di Quinto Vicentino, piccola borgata nei pressi di Vicenza, da Angelo e Lucrezia Matteazzi il 10 dic. 1802, passò la fanciullezza presso lo zio paterno [...] , non si discostava da quello generalmente diffuso nelle scuole seminarili del Veneto, fondato sulla lettura (Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso), sulla traduzione (specialmente da Virgilio), e su componimenti settimanali, in prosa e in verso, per i ...
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BARLACHIA (Barlacchia, Barlacchi), Domenico
Ada Zapperi
Visse nella prima metà del sec. XVI a Firenze ove svolse l'attività di pubblico banditore, ma soprattutto quella più spigliata e non meno impegnativa [...] attore nella recita delle commedie che vennero rappresentate dall'accademia: Calandria del Bibbiena, Suppositi e Cassaria dell'Ariosto, Clizia e Mandragola dei Machiavelli, La Fortuna del Bientina, L'ingratitudine dell'Ottonaio.
Fosse fama di attore ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...