LUDOVICO da Fabriano
Raffaele Tamalio
Nato a Fabriano nella seconda metà del XV secolo, fu segretario del cardinale Ippolito d'Este, che rappresentò come oratore a Roma presso le corti dei papi Alessandro [...] Romagna, b. 1; Venezia, b. 13; Napoli, b. 7; Roma, bb. 11, 18-19; Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, b. 858; L. Ariosto, Lettere, a cura di A. Stella, Milano 1965, p. 4; L. von Pastor, Storia dei papi, III, Roma 1912, pp. 611, 901; G. Bertoni ...
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TURCHI, Francesco
Rosanna Morace
– Nacque a Treviso nel 1515 da Ambrogio, fabbro e commerciante di armi di origine milanese, trasferitosi a Feltre prima del 1504, poi ad Asolo e infine a Treviso. Non [...] lavorare per Giolito poco prima che Lodovico Dolce morisse, curando la nuova edizione delle Rime et satire di Ludovico Ariosto, a cui premise, come recita il frontespizio, le «annotazioni intorno a’ concetti e brevi dichiarazioni di alcune storie che ...
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BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] dedicato due sonetti, la cantò l'ignoto poeta spagnolo che fu alla corte di Ferrara nel 1502, e persino l'Ariosto la ricorderà nell'ultimo canto dell'Orlando furioso. Di Lucrezia restò per lungo tempo, con non poco disappunto dei cortigiani ferraresi ...
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DURANTE, Pietro (Piero o Piero Antonio)
Floriana Calitti
Appartenente a una famiglia di notai, nacque a Gualdo Tadino (Perugia) presurnibilmente intorno al 1450 e vi mori verso il 1510: al 1507 si interrompono [...] una fortuna che non viene cancellata neppure dalla fama di Pulci e Boiardo fino all'indiscussa sovranità di Ariosto.
In effetti La Leandra, pur appartenendo ad una mediocre produzione letteraria umbromarchigiana, rappresenta per più motivi un poema ...
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AGRICOLA, Filippo
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Nato a Roma il 12 apr. 1795 (e non altra data) dal pittore Luigi, fu avviato allo studio delle lettere che pero lasciò ben presto per la pittura. Già nel 1809 era allievo del padre, [...] incisioni, rappresentanti poeti famosi con le loro donne: Petrarca e Laura (1820), Dante e Beatrice (1822), Tasso ed Eleonora, Ariosto ed Alessandra (1823). Per alcuni di essi aveva dato suggerimenti il Monti, che poi li celebrò nella canzone:
"Nell ...
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GABRIELLI, Ottaviano
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Figlio di Giovanni Battista, nacque a Tivoli nel 1572. Nel novembre del 1591 risulta già a Roma dove, presa moglie, teneva una bottega di libraio nel rione Parione. I suoi affari [...] le opere del Bellarmino, diverse edizioni di Dante, Poliziano, Boccaccio, Petrarca, opere dell'Aretino, del Bembo, dell'Ariosto, del Tasso, libri di viaggi, romanzi amorosi. Inoltre testi di patristica e giuridici, numerosi volumi di classici latini ...
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FRANCESCHINI, Camillo
Carla Casetti Brach
L'attività tipografica del F. ebbe inizio nel 1564 a Venezia unitamente al fratello Francesco. Della loro vita si hanno poche notizie, desumibili sostanzialmente [...] insegna di bottega. Nel 1568 stampò in collaborazione con il tipografo veneziano S. Zazzera un'edizione dell'Orlandofurioso di L. Ariosto. Non si hanno più sue notizie fino al 1574, quando i due fratelli tornarono a lavorare insieme per stampare La ...
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LANDO, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Napoli nel 1530 circa. Compositore e liutista, fu attivo presso il palazzo reale di Napoli, dove dal 1559 ebbe l'incarico di "conservador de las vihuelas". Fu [...] a quattro voci (Venezia, G. Scotto, 1558), contenente 31 brani su testi di F. Petrarca, L. Cassola, L. Tansillo e, soprattutto, L. Ariosto.
Un madrigale a 4 voci del L., "Ben mi promess'amor", fu incluso ne Il terzo libro delle muse a quattro voci ...
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CANACCI, Antonio
Alfredo Cioni
A Casalmaggiore il C. doveva avere una modesta bottega di tipografo nel 1580, quando vi arrivò per sue faccende A. Ingegneri. Fu qui che questi venne a conoscenza della [...] corsivo chiaro ed elegante, inquadrate con filetti; iniziali ornate intagliate in legno; Argomenti a ciascun canto (composti da Orazio Ariosto) incorniciati da fregi fusi. In fine vi è la nota di stampa: In Casalmaggiore. Nella stamperia di Antonio ...
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AVALOS, Alfonso d', marchese di Pescara
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Figlio di Iñigo (I) e di Antonella d'Aquino, nacque presumibilmente dopo la metà del sec. XV. Il 1º sett. 1486 fu nominato camerlengo da re Ferdinando I di [...] .
La tragica morte del giovane e valoroso condottiero gettò nella desolazione il campo aragonese e fu a lungo ricordata; l'Ariosto, nel rievocarla (Orlando Furioso, XXXIII, 33), definisce l'A. "il miglior cavalier di quell'etade".
L,'A. aveva sposato ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...