CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] 'impiccagione di don Andreoli (cfr. Cerretti, pp. 6-9). Curioso è pur l'impasto stilistico, lavorato su Dante e sull'Ariosto (né senza frequenti echi della Commedia), mentre il fondo è tipicamente ottocentistico-romantico.
Il 31 maggio 1832 il C. e i ...
Leggi Tutto
GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] romano a Giuliano e Lorenzo de' Medici di P. Polliolo (Bologna 1885), oltre alle Commedie e satire in versi di L. Ariosto (Milano 1883), alle Commedie di G.M. Cecchi (ibid. 1883), alle Novelle di A. Firenzuola (Firenze 1886). Alla già ricordata ...
Leggi Tutto
BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] del B. non esce, perciò da una fredda anche se dignitosa pulizia accademica. L'opera forse più interessante è L'Ariostista e il Tassista, in cui, se da una parte è presente l'attenzione di riprendere certe forme e aspettidel teatro aristofanesco ...
Leggi Tutto
CHIGI ALBANI, Agostino
Andrea Camilletti
Nacque a Roma, da Sigismondo Chigi principe di Farnese e da Flaminia Odescalchi, il 16 maggio 1771, terzogenito dopo due femmine: Eleonora e Virginia.
La madre [...] , letto l'8 dic. 1821 nell'Accademia Tiberina); nel 1817 portava a compimento un'epitome dell'Orlando furioso dell'Ariosto; dal 22 marzo 1817 fu socio onorario dell'Accademia romana di archeologia. Il 9 giugno 1819 veniva nominato consigliere intimo ...
Leggi Tutto
AMMIRATO, Scipione
Rodolfo De Mattei
Nacque a Lecce il 7 ott. 1531 da distinta famiglia, che vantava nobili origini toscane. Dopo essere stato a Brindisi, da giovinetto (1545), per studiar retorica, [...] , infatti, alle tornate dell'Accademia degli Alterati, fondata a Firenze nel 1569, ove gli accade di prendere le difese dell'Ariosto, e di intervenire nei certami eruditi del giorno. Nel 1583, dà alle stampe a Firenze un libretto, Opuscoli, di vari ...
Leggi Tutto
FAUSTO, Vittore
Francesco Piovan
Nacque a Venezia, da famiglia appartenente al ceto dei cittadini originari, secondo il Degli Agostini dopo il 1480; ma la data va forse spostata in avanti, considerato [...] nella vita del F., e gliene derivarono stima e onori (tra i quali sono da ricordare la menzione che di lui fece l'Ariosto nell'Orlando furioso, XLVI 19, 1, e la proposta, avanzata da Lazare de Baïf nel febbraio del 1530, di condurlo ai servigi del ...
Leggi Tutto
CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] .
I suoi libretti che, seguendo la tradizione secentesca, si rifanno senza scrupoli alle fonti più diverse (Ovidio, Ariosto, Euripide...) e che conservano ancora caratteristiche tipicamente secentesche come il prologo e la "protesta" di ortodossia ...
Leggi Tutto
LAMPREDI, Urbano
Maria Pia Donato
Nacque a Firenze il 13 febbr. 1761 da Cosimo e Anna Maria Rozzini; al fonte battesimale gli fu imposto il nome di Iacopo Giuseppe Felice. Il 5 nov. 1780 entrò tra i [...] , ode, Paris 1824; All'onoranda memoria di Luisa Ricciardi… lettera encomiastica…, Napoli 1832; Egloga di messer Lodovico Ariosto con altre poesie similmente inedite, ibid. 1835; Lettera… sul merito della versione della morte di Abele di Salomone ...
Leggi Tutto
ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] e stifista scaltrito, poteva svolgere, in una trama ricca di spunti polemici, il tema della superiorità del Tasso sull'Arìosto che "nella intessitura del suo poema attese solamente alla vaghezza e al diletto, posponendo l'utile, che... è il ...
Leggi Tutto
MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] del tedio di E. d'Ors (Roma 1943; Napoli 1984). Molti e di grande importanza i saggi sparsi sulla letteratura antica (Ariosto e la letteratura spagnola; F. Lope de Vega) e moderna (R. Darío, J.R. Jiménez, P. Salinas, V. Aleixandre, D. Alonso ...
Leggi Tutto
ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...