(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] per manovre bizantine), poco dopo la presa di Pavia (572), gettò i L. nel caos, bloccando lo sviluppo di razionali piani di conquista. il cristianesimo nella sua forma romana: nel 653 il re AripertoI abbandonò l’arianesimo e, nel 698, con il sinodo ...
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Aldo, Lapide di
S. Lusuardi Siena
Lastra tombale in marmo, iscritta e decorata, attribuita al sec. 7° e conservata nelle Civ. Raccolte di Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano. Rinvenuta nel [...] sia stata ritagliata in antico per un reimpiego che non è più possibile precisare. I frammenti (cm. 8 x 180 x 22; cm. 8 x 185 x 23 ad abbassarla alla seconda metà del sec. 7°, quando AripertoI (653-661) decretò l'abolizione dell'arianesimo e la ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] a ha 55 l'area urbana.Del nuovo ruolo mediterraneo - che vide i rapporti con Bisanzio e con il regno di Sicilia e le presenze nel altri (S. Maria di Castello, fondata dal re Ariperto nel 658 in riparazione dell'eresia ariana) tale eziologia ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] il re Ariperto, al 744, anno della morte.L. dovette immediatamente difendersi da alcune congiure di Ortalli, Longobardi e Bizantini, in Storia d'Italia, a cura di G. Galasso, I, Torino 1980, pp. 3-216; A.M. Romanini, Questioni longobarde, in Studi ...
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FIORINI, Giovan Battista
Angela Ghirardi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore bolognese, figlio di un Gabriele pittore (Gualandi, 1843, p. 158, dove in data 1580 risulta già defunto), [...] Liutprando che conferma a Gregorio II la donazione di Ariperto - già elencato da Venturi (1933, p. 704 s., 38; 108, p. 28; C.C. Malvasia, Felsina pittrice (1678), Bologna 1841, I, pp. 249-252; Id., Le pitture di Bologna (1686), a cura di A. Emiliani, ...
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