La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] che "alla democrazia niente è di più opposto quanto l'aristocrazia" (33), l'aveva o l'avrebbe lucidamente argomentato Capello difesa' di Verona dalle truppe transalpine, lombarde e polacche, che convergevano sulla città in soccorso agli assediati ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] ; Id., Una figura della Venezia settecentesca: Andrea Memmo. Ricerche sulla crisi dell'aristocrazia veneziana, Venezia-Roma 1963.
38. Id., Una figura, pp. 10, 11 convegno promosso e organizzato dall'accademia polacca delle scienze, dal centro studi ...
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Tiro a segno
Marco Impiglia
La storia
L'evoluzione delle armi da fuoco
Il tiro a segno è stato praticato in Italia fin dal primo apparire delle armi da fuoco, sia per finalità ludiche sia con lo scopo [...] al loisir di famiglie della borghesia e dell'aristocrazia cittadina. Per contro, nei testi programmatici bulgara Marija Grozdeva (oro nel 2000 e nel 2004) nella pistola; la polacca Renata Mauer (oro nel 1996 e nel 2000) nella carabina. In generale ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] mercantile e manifatturiera in naturale conflitto di classe con l'aristocrazia nobile e terriera dei magnati. Qualche anno dopo, però, pescatori, ma anche i patrizi di Berna o la piccola nobiltà polacca. Ora, il segno della sanità di un popolo è che ...
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Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] due Camere consentire la divisione del potere fra aristocrazia e borghesia, successivamente, consolidatasi l'egemonia dei di interdizione (il voto unanime era richiesto nella Dieta polacca nei secoli scorsi, e tutt'oggi per talune deliberazioni ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] I) e unirla in matrimonio con un esponente dell'aristocrazia cattolica inglese, mentre il figlio di Maria, Giacomo, lineare e, dinnanzi all'opposizione che incontrava tra la nobiltà polacca la soluzione asburgica, finì per dare l'appoggio della Santa ...
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Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati [...] nella città ed esemplifica il percorso storico di un’aristocrazia che dal potere assoluto arriva, a causa della pressione c. si attendono dalle nuove ricerche, in corso, della missione polacca, che hanno messo in luce una grande abitazione con due ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] cui un'influente borghesia trovò posto accanto al clero e all'aristocrazia. La visione delle cose di Adalberone, mai esauriente, divenne delle terre aumentò di dieci volte) e i magnati polacchi cercarono di assicurarsi i loro servizi. Di nuovo le ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] se ne spaventasse la componente borghese e quella dell’aristocrazia illuminata parlando di legge agraria e di limitazione della il 15 apr. 1834 i rappresentanti dell’emigrazione tedesca e polacca a firmare con lui a Berna il patto costitutivo (Atto ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] di rottura rivoluzionaria. Così, l'imborghesimento dell'aristocrazia e della nobiltà (non la loro scomparsa) fu luogo comune menzionare la debolezza della società civile greca, spagnola, polacca o russa per spiegare gli alti e bassi della loro storia ...
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