PALMERI, Niccolo
Ida Fazio
PALMERI, Niccolò. – Nacque a Termini Imerese il 10 agosto 1778 da Vincenzo, barone della Gasèna, e da Gaetana Palmeri.
Il padre aveva sposato una cugina del ramo primogenito [...] tra coloro che avevano fornito, attraverso il diritto e l’economia, alcune delle basi ideologiche di quell’‘aristocrazia intelligente’ che si era opposta alle riforme del viceré marchese Domenico Caracciolo, e aveva poi cautamente sostenuto quelle ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] masse la sua impopolarità cresceva man mano che risultavano evidenti i suoi legami con il Herren-Club, il circolo dell'aristocrazia guglielmina e dell'alta borghesia. Tuttavia il Hindenburg volle che il von Papen si accertasse sulle possibilità d'un ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] concreta unità politica e ordine sociale (ed ‛è', infatti, più specificamente, una monarchia o una repubblica; una aristocrazia o una democrazia, perché e in quanto effettivamente ‛costituito' nell'una o nell'altra forma): così, richiamandosi anche ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] Stato che viene ricondotta alle tre forme dell’autocrazia – in cui il potere supremo è nelle mani di uno solo – dell’aristocrazia – in cui il potere è nelle mani di una pluralità – e della democrazia – in cui il potere supremo è esercitato da ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] , in Il medioevo, a cura di Id., Tavagnacco 1988, pp. 141-154 (pp. 9-155) per il rapporto fra aristocrazia e principe territoriale. Sullo stato aquileiese nei secoli centrali del medioevo cf. anche Heinrich Schmidinger, Il patriarcato di Aquileia ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] degli avvocati che più recentemente si erano stabiliti sulla laguna: è del resto ben nota la netta prevalenza dell'aristocrazia nella proprietà degli immobili a Venezia e nel dogado (207).
Molto più serie erano però le conseguenze del progressivo ...
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Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] e popolani in Firenze dal 1280 al 1295, Milano, 1960). Rousseau osserva, allora, che la distinzione fra democrazia ed aristocrazia è relativa, mentre sono importanti le regole di gestione di un rapporto fra eguali (Contratto sociale, III, 10; IV ...
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La burocrazia
Guido Melis
1. È stato il sociologo K.A. Wittfogel a suggerire (1957) l’ipotesi che l’origine remota delle burocrazie vada collocata nel mondo antico, quando si pose, in particolare nelle [...] esponenti più in vista dettero luogo a una «nobiltà dignitaria» che progressivamente avrebbe emarginato la tradizionale aristocrazia gentilizia. Questo nuovo ceto emergente, più radicato nelle città, tendenzialmente borghese (bourgeoisie de robe o ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] il numero di cinquanta (79).
Diversamente da altre città anche vicine come Padova, dove era rara la presenza di esponenti dell'aristocrazia tra il clero curato, la carica di "plebanus", cioè di parroco, era ambita anche dai membri del patriziato e ...
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GUICCIARDINI, Niccolò
Stefano Calonaci
Nacque a Firenze il 6 genn. 1501 da Luigi di Piero, fratello dello storico e teorico politico Francesco, e da Elisabetta di Niccolò Sacchetti. Pochissimo sappiamo [...] , vista come indizio di un indirizzo autoritario che avrebbe potuto rompere l'equilibrio tra forze di governo e aristocrazia tradizionale. Di fronte a questa prospettiva, il giovane G. riflette addirittura sull'eventualità di possibili congiure. Nel ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...