MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] de Melo e continuò l'attività diplomatica da Bruxelles, l'anno successivo, con relativa tranquillità e ben inserito nell'aristocrazia locale (un carteggio con la turbolenta duchessa di Chevreuse Marie de Rohan, in Arch. di Stato di Bologna, Malvezzi ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] " e che i produttori e i costruttori (cioè gli appartenenti alla borghesia di produzione) rappresentavano una nuova aristocrazia, la quale doveva organicamente permeare lo Stato dei valori di cui era portatrice.
La nazione si identificava ormai ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] bis, pp. 47, 58 s., 83, 85-88; C. Imperiale di Sant'Angelo, Iacopo D'Oria e i suoi annali. Storia di una aristocrazia italiana del Duecento, Venezia 1930, App. B, p. 335; S. Terlizzi, Documenti delle relaz. tra Carlo I d'Angiò e la Toscana, Firenze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] riprese e rilanciate dal Costo, ma con una differenza sostanziale. L’obiettivo dell’autore non era l’esaltazione dell’aristocrazia napoletana, ma l’affermazione dell’identità e della dignità nazionale del Regno.
Si concludeva così la vicenda secolare ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] il M. centrale e meridionale, si sviluppò l’egemonia azteca, disposta secondo un’organizzazione politica stratificata dove l’aristocrazia, sotto la guida del sovrano e del sommo sacerdote, gestiva le attività religiose, militari e amministrative. La ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] Sposalizio di Maria, Biblioteca nazionale, Cancelleria imperiale, Schönbrunn ecc). Con la corte gareggiano le principali famiglie dell’aristocrazia: Eugenio di Savoia, i principi di Liechtenstein e di Schwarzenberg, gli Harrach, gli Schönborn e molti ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] lo sviluppo di un’arte finlandese, eliminando il mecenatismo della Chiesa, ancora in assenza di quello dell’aristocrazia. Nel 17° sec. sorsero numerosi grandi castelli, mentre cominciarono a rifiorire la scultura (soprattutto funeraria) e la ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] nella vecchia e pusillanime società europea: "Dopo gli ultimi grandi poeti, prefiche della vecchia filosofia, della vecchia aristocrazia, del vecchio individualismo, Goethe, Byron, Leopardi, non più poesia fino all'età nuova, di fede, di popolo ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] spesso sottese e un gusto dell'intelligenza, della trovata ingegnosa che si celebra proprio fuori del quadro delle classi, nell'aristocrazia degli uomini svegli di spirito e pronti di parola. Dei due atteggiamenti il primo è certo il più nuovo, per ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] di luogotenente. Il consuntivo non poteva che essere amarissimo: aveva sempre vagheggiato una Firenze ben governata da un'aristocrazia ristretta di "savi" e nel contempo "libera", ossia indipendente. Quando morì, vi si stava consolidando il potere di ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...