FILIPPO DA NOVARA
LLaura Minervini
Tra gli storici contemporanei che si confrontano con la figura di Federico II, nessuno mostra la vivacità narrativa, la scoperta partigianeria, gli intenti autocelebrativi [...] figura emerse a tutto tondo durante la lunga guerra (1223-1242) che oppose Federico II a quella parte dell'aristocrazia d'Oltremare raccolta intorno alla famiglia cipriota degli Ibelin. A F. furono tra l'altro affidate delicate missioni diplomatiche ...
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Scrittore belga (Bruges 1917 - Bruxelles 1981). Dirigente bancario, attratto inizialmente dalla pittura, scoprì in campo di concentramento la vocazione letteraria. Romanziere d'impegno sociale, indagò [...] de Bruges (1962) e La rouille (1971), in Festival de Salzbourg (1974) e Nés pour mourir (1976) rappresenta l'aristocrazia belga e austriaca di fronte al sorgere del nazismo. Seguirono Le transat (1976), La tâche de sang (1977), Le spectateur ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] (925-1076). In essa egli narra quel periodo agitato di ansie e di contrasti fra l'alto clero e il basso clero, fra l'aristocrazia e il popolo. Con lui e con Landolfo s'inizia la cronaca municipale.
Landolfo il Giovane, nato verso la fine del sec. XI ...
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CARACCIO, Antonio
Salvatore Nigro
Nacque nel mese di luglio del 1630 a Nardò (Terra d'Otranto) da Niccolò dei baroni di Corano e dalla verseggiatrice Caterina Scorna.
A quattordici anni, con ingenuo [...] le aspirazioni letterarie del C., nonostante si dilettasse anch'egli di qualche esercizio in versi. Epigono di un'aristocrazia decaduta e di provincia, in ansia d'inurbamento con aspirazione all'inserimento negli alti gradi della burocrazia vicereale ...
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PARUTA, Filippo
Nicoletta Bazzano
PARUTA, Filippo. – Nacque a Palermo, in una data imprecisata fra il 1552 e il 1555.
Suo padre, Onofrio, era presumibilmente un uomo di lettere. Non si conosce il nome [...] secolo; nel Cinquecento essa apparteneva a quella piccola nobiltà che poteva vantare legami parentali con la più blasonata aristocrazia del Regno di Sicilia. Paruta era, infatti, cugino di Francesco Agliata (o Alliata) e Paruta, che sarebbe divenuto ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] il suo regno (1125-37) questi dovette fare i conti con la ribellione degli Svevi.
Alla morte di Lotario l’aristocrazia non elesse l’erede designato, Enrico il Superbo duca di Sassonia, ma Corrado III di Hohenstaufen, capo del partito svevo. Erano ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Siro Amedeo CHIMENZ
Scrittore, nato a Lucca il 16 agosto 1872. Quindicenne pubblicò il suo primo libro di versi (Versi tristi, Torino 1887): sono atteggiamenti e temi di uno [...] ; e una certa gentilezza romantica di vicende e di personaggi, rappresentati di preferenza sullo sfondo mondano dell'aristocrazia, e una certa verecondia gli hanno procurato simpatie; ma i problemi capziosi dell'anima, ch'egli ama rappresentare ...
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Scrittore svedese (Hönsinge 1860 - Büyükdere, İstanbul, 1925). Nelle prime raccolte liriche, Dikter ("Poesie", 1884) e Notturno (1885), evocò con grande sensibilità e nuova libertà formale il paesaggio [...] la patria. L'influenza di F. Nietzsche lo portò a una esaltata fede in una rinascenza germanica attraverso il trionfo di una aristocrazia contadina: Ung Ofegs visor ("I canti del giovane Ofeg", 1892) e il romanzo Resan hem ("Il ritorno a casa", 1895 ...
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Scrittore ucraino (Kobak, Ivano-Frankovsk, 1874 - Snjatyn, Ivano Frankovsk, 1927), noto con lo pseudonimo di Marko Čeremšyna. Si avvicinò al modernismo con la raccolta di racconti Lystky ("Foglietti", [...] contadino della Galizia, e il ciclo Selo vychybae ("Il villaggio perisce", 1925), felice espressione dei suoi ideali umanitarî. Tra le sue ultime novelle, è da ricordare Verchovyna ("La vetta", post., 1929), arguta satira dell'aristocrazia polacca. ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] di nobilitazione ideologica e di gratificazione anche culturale. Una borghesia medio-alta si sovrapponeva e sostituiva gradatamente l'aristocrazia, riadattandone miti e comportamenti e sospirando l'avvento e l'avallo di un cantore di classe.
Essere ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...