La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] del mondo del commercio che regola la vendita dei loro prodotti. Per ampi settori del ceto medio e della stessa aristocrazia, la rivolta è invece contro una Restaurazione che aveva disatteso le loro aspettative, al punto che, per il tanto atteso ...
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VITTORE IV, antipapa
Andrea Piazza
Ottaviano, eletto pontefice in opposizione ad Alessandro III alla morte di Adriano IV, avvenuta il 1° settembre 1159, apparteneva ai signori di Monticelli, che da [...] titolo comitale e disponevano di terre e poderi nella Sabina. La famiglia - con legami di parentela con stirpi dell'aristocrazia di Roma, probabilmente con i Crescenzi - vide rafforzata la sua potenza nel maggio 1159, quando il Barbarossa concesse a ...
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Uomo politico romano (Volsinio 20 a. C. circa - Roma 31 d. C.), favorito dell'imperatore Tiberio. Accompagnò Gaio Cesare in Oriente (1-4 d. C.), poi (14) fu prefetto del pretorio, dapprima associato in [...] stesso giorno lo denunciò. S. fu arrestato e ucciso. Alla sua morte seguì una serie di processi con i quali l'aristocrazia romana colpì i seguaci di S., e la cui durezza impressionò profondamente Tiberio, influendo sulla sua già evidente tendenza all ...
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Figlio terzogenito (Fontainebleau 1608 - Blois 1660) di Enrico IV e di Maria de' Medici. Promosse insurrezioni e complotti contro il governo del fratello Luigi XIII e dei ministri Richelieu e G.R. Mazzarino. [...] fu imprigionato (1652) da Mazzarino. La sua vita agitata simboleggia quasi la resistenza capricciosa ma tenace opposta dall'aristocrazia francese alla disciplina statale che Richelieu e Mazzarino andavano instaurando.
Vita e attività
Strumento dell ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] rafforzata da una roccaforte militare; il C., ora naturalizzato francese, poteva comportarsi come un membro di nascita dell'aristocrazia francese con un riconosciuto consigliere politico come il barone di Lux. Oltre a ciò, egli acquistò l'ufficio di ...
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Taika, riforma
In Giappone il «grande cambiamento» che ebbe inizio ufficialmente nel 646 d.C., a opera del principe Naka no Oe (imperatore Tenji, 626-672) e dell’imperatore Kotoku (596-654). Dopo l’eliminazione [...] Soga nel 645, la riforma fu il passo successivo all’opera accentratrice del principe Shotoku Taishi, a scapito dell’aristocrazia dei clan (➔ ), che governavano sino a quel momento, a livello locale. La riforma, che prendeva a modello le istituzioni ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] , che peraltro rallentano il ritmo della narrazione, costituisce un modello eccellente di prosa spagnola.
Vita
Della più eletta aristocrazia cortigiana di Spagna - il padre, Íñigo López de Mendoza, era capitano generale del regno di Granata, e i ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque il 22 apr. 1580, terzo figlio di Ottavio, primo marchese d'Anzi e Trivigno appartenente al ramo dei Carafa della Stadera, e di Costanza Carafa dei conti di Policastro. [...] G. B. Spinelli e figlia del duca di Gravina, fu all'origine della sua posizione di grande rilievo tra l'aristocrazia del Regno.
L'Orsini, infatti, nipote ex sorore di Nicolò Berardino Sanseverino, principe di Bisignano, rimase erede, alla morte di ...
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BIANCA Capello, granduchessa di Toscana
Gaspare De Caro
Nacque a Venezia nel 1548: il giorno è ignoto, e ignoto era alla stessa B., la quale invano, in età ormai matura, faceva ricerche in proposito [...] . Era figlia di Bartolomeo e di Pellegrina Morosini, appartenenti ambedue a famiglie tra le più antiche e illustri dell'aristocrazia veneziana.
All'origine delle vicende che portarono B. sino sul trono granducale di Toscana fu la sua relazione ...
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Tesoriere (storesaiz) e poi successore, nell'806, di Grimoaldo III a capo del principato beneventano, G. proseguì la lotta contro i Franchi di Carlomagno e Pipino iniziata sotto il suo predecessore. Ottenne [...] la pace nell'812, in cambio della cessione del comitato di Chieti al ducato di Spoleto, in mano franca. In seguito combatté vittoriosamente i Napoletani, ma fu eliminato nell'817 da una congiura dell'aristocrazia beneventana. ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...