Figlio primogenito (Graz 1863 - Sarajevo 1914) dell'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, e di Maria Annunciata di Borbone-Sicilia. Freddo e deciso, gli atteggiamenti politici [...] . Lo stesso carattere deciso rivelò nell'ambito della politica: avversò apertamente il pangermanismo protestante, osteggiò l'aristocrazia ungherese e verso l'Italia sostenne energicamente la politica dura vagheggiata dal suo protetto, il capo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] della tradizione mitologica germanica facente capo al dio Wotan e come materia della formazione etnica e civile almeno dell’aristocrazia longobarda. Si è potuto addirittura considerarla, per ciò, come il testo che, a parte la Germania di Tacito e ...
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AIMONE d'Arienzo (de Argentia)
Mario Del Treppo
Uomo d'arme normanno, della famiglia dei conti d'Acerra che, al tempo di Riccardo II, principe di Capua, era già notevolmente consolidata nell'agro aversano, [...] la conferma del principe capuano. Signore di Castel Cicala, sposò Sica, figlia del conte di Pozzuoli, appartenente all'aristocrazia napoletana. Nel 1116 sottoscrisse un diploma del principe Roberto in favore del monastero di S. Lorenzo d'Aversa. Nel ...
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Susenyos
Imperatore d’Etiopia (n. 1572-m. 1632). Regnò dal 1607, morendo poco dopo l’abdicazione (1632). Succeduto a Sarsa Dengel, incline al cattolicesimo e caduto in una rivolta animata dalla Chiesa [...] la dottrina monofisitica e si convertì al cattolicesimo, facendone la religione dello Stato. Solo una parte dell’aristocrazia seguì S. e la politica di latinizzazione forzosa della Chiesa etiopica scatenò una grande reazione popolare, costringendolo ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] su più generali e certo più moderne considerazioni politiche: sulle teorie di Bacone e di Montesquieu, secondo le quali l'aristocrazia è necessaria come corpo intermedio fra i sudditi e il principe, palladio di libertà nei confronti dell'assolutismo ...
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oligarchia
Forma di regime politico in cui il potere è detenuto da un gruppo ristretto di persone che esercita, generalmente a proprio vantaggio, un’influenza o una supremazia di istituzioni economiche, [...] De la république, 1876, libro II, cap. 6) si richiama agli antichi e ribadisce il significato positivo di aristocrazia, contrapposto al significato negativo di o., essendo quest’ultima una «signoria esercitata da un piccolo numero di dominanti». «Per ...
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Funj
Antico regno nell’od. Sudan. Si consolidò nel corso del 16° sec. a opera di una comunità nomadica, i funj, insediatasi a S della confluenza fra Nilo Blu e Nilo Bianco sotto la guida di Amarah Dunqas, [...] poi destituito dai militari. Nei secc. 17° e 18° il F. si scontrò con l’Etiopia. Dalla metà del Settecento l’aristocrazia riuscì a contenere il potere del sultano attraverso la carica di primi ministri ereditari. Indebolito dalle lotte interne e dal ...
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rivoluzióni russe Rivoluzioni del 1905 e del 1917, intese come fasi distinte di un unico processo che mutò radicalmente l'assetto politico della Russia e abbatté il regime zarista.
Dal 1905 al 1917
La [...] dell'incapacità dell'autocrazia di affrontare le crescenti richieste di partecipazione politica provenienti dalla borghesia e dall'aristocrazia liberale e di risolvere la questione agraria e sociale. Iniziata a San Pietroburgo (gennaio), quando la ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] (925-1076). In essa egli narra quel periodo agitato di ansie e di contrasti fra l'alto clero e il basso clero, fra l'aristocrazia e il popolo. Con lui e con Landolfo s'inizia la cronaca municipale.
Landolfo il Giovane, nato verso la fine del sec. XI ...
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CIVRAN, Giacomo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Andrea (1529-1560) di Alvise di Pietro e da Caterina di Antonio Barbaro il 14 genn. 1558, fu "zotto", zoppo, precisa la copia delle genealogie del Barbaro [...] è volta all'ammonimento terroristico della popolazione; più opportuno, invece, strozzare di nascosto il C., perché membro di quell'aristocrazia che si proponeva ai sudditi non solo come detentrice del potere, ma, anche come esempio di virtù.
Fonti ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...