GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] con famiglie comitali ed episcopali, reclutamento di vassalli) e politico, rendendoli una vera e propria "aristocrazia della scrittura e della cultura scritta documentaria", cementata dalla padronanza della cancelleresca palatina (Petrucci - Romeo ...
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Atene antica
Roberto Bartoloni
Culla della democrazia
Se sentiamo parlare di filosofia, letteratura e arte dell'antica Grecia istintivamente pensiamo subito ad Atene. Poche infatti sono state, nella [...] della nobiltà terriera, tanto che nel corso dell'8° secolo alla monarchia finì per sostituirsi un governo formato dall'aristocrazia.
… al governo democratico
Il fiorente sviluppo economico che si registrò ad Atene a partire dal 7° secolo innescò una ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Campani
Luca Cerchiai
I campani
La costituzione del popolo dei Campani rappresenta un evento storicamente determinato datato nel 438 a.C. da Diodoro Siculo [...] e sociali più avanzate, un impetuoso processo di sviluppo nelle comunità indigene al cui interno emerge un’aristocrazia di tipo gentilizio contraddistinta a livello funerario, oltre che dalla ricchezza dei corredi, dalla pianificazione monumentale ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1450 da Ludovico. Il prestigio politico del padre, al quale nel 1445 la fazione bentivogliesca era giunta ad offrire il governo della città, [...] orientato ad irrigidire la propria signoria in forme sempre più esclusive, esautorando le antiche magistrature e l'aristocrazia senatoria, alla quale lasciava volentieri funzioni decorative di rappresentanza.
In tali funzioni figura infatti il B ...
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GUICCIARDINI, Ferdinando
Fulvio Conti
Figlio primogenito del conte Carlo, ciambellano alla corte granducale, e della contessa Giulia Pucci, nacque a Firenze l'11 febbr. 1845. Compiuti i primi studi [...] inoltre alla sperimentazione di nuove tecniche e di nuove colture e, nel solco della tradizione paternalistica dell'aristocrazia fondiaria toscana, promosse la costituzione di casse di assicurazione per le famiglie coloniche che vivevano e lavoravano ...
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CALVI, Felice
Marino Berego
Di antica famiglia patrizia genovese, stabilitasi a Milano sin dall'inizio del Settecento, nacque in questa città il 16 dic. 1822. Suo padre Girolamo, biografo di artisti [...] e il più interessante è certo il primo che, pur impostato con intenti satirici verso le mode e gli sprechi dell'aristocrazia lombarda, costituisce un'indicativa testimonianza d'ambiente.
Dopo l'unificazione, il C. si impegnò nelle cariche civiche e ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, SISTEMA DEI
TTiziana Lazzari
"In qualibet civitate, in qua dominium habuit, voluit habere imperator palatium aut castrum": Salimbene de Adam (Cronica, a cura di G. Scalia, [...] signoria polentana, a cura di A. Vasina, Venezia 1993, pp. 395-445; A.I. Pini, Il comune di Ravenna fra episcopio e aristocrazia cittadina, ibid., pp. 201-257; C. Curradi, Fonti narrative, ibid., pp. 789-824; M.S. Calò Mariani, L'arte al servizio ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] più preparati per fame un ceto dirigente rispondente ai nuovi compiti. Dopo il 1790 l'azione dell'A. contro l'aristocrazia si affievolisce perché egli stesso ne ha bisogno per consolidare quanto già realizzato. La sua stessa attività di mecenate e ...
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Ghibellini e guelfi in Italia
Giuliano Milani
Nel periodo della vita di Federico II le fonti italiane impiegano i termini 'guelfo' e 'ghibellino' esclusivamente in relazione alle parti fiorentine e [...] Tabacco, 1994, p. 335), affondava le sue radici nella presenza ‒ non visibile in altre aree d'Europa ‒ di un'aristocrazia propriamente urbana, stabilmente residente in città, impegnata nella diplomazia e nel governo del comune e soprattutto capace di ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] abitualmente in un caffè in via Cola di Rienzo. Essi condividevano il sentimento di appartenere a una giovane aristocrazia morale e intellettuale in conflitto con il mondo politico che li circondava.
La persistenza delle suggestioni antigiolittiane ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...