Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] presentò al ministro A.-M. de Montmorin il piano di "una costituzione che avrebbe salvato il paese dai complotti dell'aristocrazia e dagli eccessi della democrazia", offrendosi al re fin da allora come "difensore del trono e della cosa pubblica", ma ...
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KOM al-AḤMAR
Maria Casini
Nome arabo ("la montagna rossa") della località dell'Alto Egitto dov'è situato l'insediamento di Hierakonpolis, Nekhen per gli Egiziani antichi. L'occupazione del sito ha avuto [...] di barche e animali che continueranno a essere presenti nell'arte classica dell'antico Egitto quando l'emergere dell'aristocrazia richiederà decorazioni di tombe e palazzi. La grande ricchezza di alcune sepolture rispetto ad altre dimostra una ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] sud della penisola e le monarchie nazionali europee avviano un progetto tendente a emarginare i poteri signorili delle aristocrazie locali. Soprattutto nel corso del Duecento i Comuni italiani vietano alla nobiltà del contado di creare nuovi legami ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] ingresso nelle prime società anonime promosse a partire da metà degli anni Trenta da intraprendenti esponenti dell’aristocrazia fondiaria e finanziaria che avevano investito soprattutto in settori nuovi come quello ferroviario, assicurativo o appunto ...
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FREGOSO (Campofregoso), Battista
Giampiero Brunelli
Nacque a Genova il 2 febbr. 1452 dal doge Pietro e da Bartolomea Grimaldi, figlia del signore di Monaco. Trascorse i primi anni a Piombino, di cui [...] genovesi, confidando nel prestigio della propria famiglia, acerrima rivale degli Adorno, e nel crescente malcontento dell'aristocrazia per i legami stretti dall'Adorno, abile demagogo, con le fazioni popolari. I risultati furono deludenti: Doria ...
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ACCIAIUOLI, Roberto
Guido Verucci
Figlio di Donato e di Maria di Piero Pazzi, nacque a Firenze il 7 nov. 1467. Destinato in un primo tempo alla carriera ecclesiastica e nominato da Sisto IV protonotario [...] avviso, assicurare allo stato la necessaria stabilità, anche dopo la morte del papa, e però proponendo di affidare all'aristocrazia medicea le effettive leve del potere statale, mediante l'istituzione di due Consigli, uno formato da trenta o quaranta ...
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GREPPI, Giuseppe
Elisa Signori
Nacque a Milano il 25 marzo 1819, terzogenito di 16 figli, dal conte Antonio e da Teresa dei marchesi Trotti Bentivoglio. Diversamente dall'avo Antonio Greppi (1722-99), [...] ], I-III, Milano 1900-04).
Ascritto all'Ordine di Malta, di cui divenne più tardi balì, frequentò i salotti dell'aristocrazia romana e cosmopolita, visitò il Ducato di Parma, ove la sorella Antonia, sposa al marchese Meli Lupi, era dama di corte ...
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DELLA GHERARDESCA, Gherardo
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Unico figlio maschio a noi noto del conte di Donoratico Bonifazio di Gherardo e di Adalasia - della quale le fonti non ricordano il casato -, [...] Della Faggiuola nell'ultimo biennio della sua presenza a Pisa, potere assoluto che si basava da una parte sull'aristocrazia - la nobiltà, e soprattutto i Lanfranchi, ebbero accesso con maggi . ore frequenza agli uffici comunali -, e dall'altra sulle ...
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ISABELLA (Maria Isabella) di Borbone, regina del Regno delle Due Sicilie
Silvio de Majo
Nacque a Madrid il 6 luglio 1789 da Carlo IV, re di Spagna, e Maria Luisa di Borbone Parma. Nel 1802, a tredici [...] consorte coinvolto nei complessi affari siciliani della corte napoletana in esilio a Palermo, gli scontri di Francesco con l'aristocrazia dell'isola, restia a elargire nuovi tributi per la guerra alla Francia o reclamante una forte autonomia, nonché ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] e poi sposa di Pericle, denoterebbe l’apertura di modesti spazi sociali, politici e religiosi alle iniziative dell’aristocrazia femminile. Frattanto l’ascesa dei ceti mercantili e l’espansione del sistema coloniale favorirono il parziale inserimento ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...