Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] grande lode a Dio30.
Dopo la morte di Makarij, Ivan si sottrasse all’influenza dell’alto clero, come pure dell’aristocrazia, ma la formazione ricevuta lasciò una traccia profonda nella sua complessa personalità. Nella sua azione si può riconoscere la ...
Leggi Tutto
ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] il cortile, la sala grande) erano piene zeppe di gente. Gli spettacoli attiravano come spettatori membri di tutta l'aristocrazia dell'Italia settentrionale, e al tempo stesso fornivano un diversivo alla cittadinanza ferrarese. Ludovico Sforza ne fu a ...
Leggi Tutto
SIMMACO, santo
Teresa Sardella
S. nacque in Sardegna e il padre si chiamava Fortunato. Il Liber pontificalis non dice nulla di più della sua famiglia e delle sue origini. Da lui stesso si sa che la [...] rapporti con l'Oriente, però, le fonti latine non parlano e rinviano, invece, solo a una situazione di conflitto tra aristocrazia e clero. Le opposte fazioni, d'altra parte, non vedevano schierati in modo uniforme gli aristocratici da un lato e gli ...
Leggi Tutto
Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] al papato di rompere il legame pressoché esclusivo fra gli alti gradi delle gerarchie ecclesiastiche locali e l'aristocrazia urbana che aveva monopolizzato il comune consolare.
Tale rottura consentì al papato di stabilire proficui contatti con i ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Carlo Andrea
Gino Benzoni
Nacque da Lelio, dei marchesi di Vico, e da Silvia di Traiano Caracciolo nell'anno 1583 o, come preferisce invece il genealogista Fabris, nel 1584, a Napoli, primo [...] e affannata si svolse in un contesto, tutto sommato, perdente - l'esemplare canonico del lealismo d'un'aristocrazia che, annacquata l'originaria riluttanza all'inquadramento ed espunti gli umori riottosi e le velleità indipendentistiche, s'era ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Sinibaldo
Calogero Farinella
Figlio di Giovanni Stefano e di Caterina Carpanino, nacque a Genova nel 1626: è questa la data più probabile, desunta dall'atto di ascrizione nella nobiltà genovese, [...] vita "da cavagliero", nella capitale inglese il F. ebbe modo di stringere legami con diversi esponenti della restaurata aristocrazia e della corte e con l'ambasciatore del Portogallo, F. de Mello. Non appare credibile l'indicazione che vorrebbe ...
Leggi Tutto
BON, Ottaviano
Margherita Pasdera
Nacque a Venezia il 7 febbr. 1552, da Alessandro di Alvise e da Cecilia Mocenigo, secondogenito di quattordici figli. La sua famiglia, quella dei Bon di S. Barnaba, [...] più aspra dei mercanti inglesi e olandesi.
Il disagio economico della Repubblica e le accese polemiche in seno all'aristocrazia contribuirono all'affermazione delle idee innovatrici di Leonardo Donà, il futuro doge, e dei nobili a lui vicini, fra ...
Leggi Tutto
Lorenzo, antipapa
Teresa Sardella
Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto vescovo nella basilica di S. Maria Maggiore, il 22 novembre 498. Lo stesso giorno, nella basilica [...] una netta maggioranza. Sostenevano L. il clero - nella sua interezza, secondo il Fragmentum - e rappresentanti esimi dell'aristocrazia romana, tra i quali Festo (Fl. Rufio Postumio Festo) e Probino (Petronio Probino). Il Liber pontificalis riferisce ...
Leggi Tutto
DURAZZO, Giovan Luca (Gian Luca)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1628 (fu battezzato il 23 agosto), primogenito dei dieci figli di Gerolamo e di Maria Chiavari di Gian Luca, doge proprio [...] , dai traffici orientali, si riprometteva il recupero dell'antica dimensione mercantile e il ridimensionamento della aristocrazia assentista. Giambattista Pallavicini nel 1656, come ministro residente a Parigi, aveva comunicato la disponibilità del ...
Leggi Tutto
BUSCHETTI, Giambattista
Valerio Castronovo
Di nobile famiglia chierese nacque a Bene nel circondario di Mondovì (ignota è la data di nascita), primogenito di Flaminio, referendario e consigliere di [...] vita pubblica, contro privilegi, diritti feudali di giurisdizione, usurpazioni nobiliari e velleità di potere politico dell'alta aristocrazia; ma offre anche uno spaccato di prima mano sulle divisioni interne, in uno Stato caratterizzato d'altronde ...
Leggi Tutto
aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...