DORIA PAMPHILI LANDI, Alfonso
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 sett. 1851, dal principe Filippo Andrea e da Mary Talbot, e assunse con il titolo nel 1890, alla morte del fratello Giovanni Andrea, [...] di equini, si coglie un deciso passaggio dalla scena bancaria e finanziaria. su cui si era inoltrata l'aristocrazia romana, a quella imprenditoriale: lo favoriva la ricca gamma delle sue conoscenze in Inghilterra.
Nell'archivio della famiglia ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] del 18° sec.) condussero a un profondo mutamento delle basi della p. e dei soggetti in essa coinvolti: aristocrazia e ceti borghesi, sostenuti da settori popolari, posero fine all’assolutismo monarchico dando origine a regimi liberali e parlamentari ...
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BOSSI, Fabrizio
Valerio Castronovo
Politico e diplomatico di nobile famiglia milanese, figlio di Simone, giureconsulto collegiato e magistrato, e di Angela Calvi, ne ignoriamo la data di nascita; seguì [...] altra parte, egli aveva curato in quegli anni di rafforzare il peso della sua famiglia nell'ambito della vecchia aristocrazia lombarda, cercando di integrare il prestigio e il decoro di recente conseguito dal casato (appartenente alla nobiltà di toga ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 1° marzo 1886, figlio del principe Alfonso e di Emily Pelham Clinton dei duchi di Newcastle. Di salute delicata per una malattia [...] straordinario. La nomina s'inseriva nella linea di una tradizione che aveva visto spesso il Comune guidato da un membro dell'aristocrazia (l'ultimo era stato G. G. Borghese dal 1939 al 1943). giunta era composta da rappresentanti dei vari partiti del ...
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BONFADIO, Giuseppe
Gino Benzoni
Di famiglia originaria di Salò, nacque a Venezia, con tutta probabilità dopo il 1565 e prima del 1575. Studiò all'università di Padova giurisprudenza e, dopo aver ricoperto [...] . Decisamente condannati i reggimenti democratici, la repubblica degli ottimati gli appariva la miglior forma di governo: l'aristocrazia rappresentava per il B., totalmente assimilato alle idealità di chi lo proteggeva, la sicura garante di un ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] soggetta a un'epurazione quasi continua e a un'immissione di sangue nuovo, spesso borghese. In nessun altro paese l'aristocrazia fu più forte, ma anche meno chiusa. Anche durante il regno di Elisabetta I la necessità del monarca di agire attraverso ...
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Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] inglese. La divisione delle due camere sarà necessaria per riflettere i diversi equilibri fra le classi rappresentate, l’aristocrazia nella Camera dei lord, la nascente borghesia cittadina nella Camera dei comuni. Non è agevole individuare la data ...
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élite
Francesco Tuccari
Un gruppo di persone che esercita influenza, autorità o potere
Il termine élite viene ampiamente utilizzato nel linguaggio comune per indicare minoranze particolarmente qualificate [...] umana (con un significato che richiama quello di un altro termine classico del linguaggio politico e sociale: aristocrazia). Altrettanto spesso, tuttavia, essa viene utilizzata in modo puramente descrittivo, per indicare cioè coloro che occupano ...
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Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
Diritto
Cenni sulla d. antica
La d. in Grecia. [...] governo del numero» o «della moltitudine», ed è considerata la meno buona delle forme buone, fra cui eccelle invece l’aristocrazia, e la meno cattiva delle forme cattive, di cui quella più degenerata è la tirannide. Questa stessa opinione è condivisa ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] evidenza è la tendenza di Cavour ad affidarsi a elementi della borghesia, limitando il tradizionale potere dell’aristocrazia, ciò che favorirà una trasformazione delle élites politico-amministrative. Su 76 funzionari del ministero degli Affari esteri ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...