Erudito (sec. 12º); rivelò all'Occidente la "logica nova" di Aristotele, traducendo dal greco in latino e commentando (1128 circa) gli Analitici primi e secondi, i Topici e gli Elenchi sofistici. A lui [...] si deve anche la traduzione di altre opere aristoteliche: della Physica, del De anima, di parte dei Parva naturalia e della Metaphysica (la cosiddetta Metaphysica vetustissima). ...
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differenza
Il concetto appare già chiaramente tematizzato nel pensiero di Aristotele, a partire dall’analisi del concetto di definizione e del metodo per costruirla attraverso il genere prossimo e la [...] d. specifica. Secondo Aristotele, per garantire al definiens la stessa estensione del definiendum, è sufficiente inserire quest’ultimo nel genere immediatamente più esteso (ossia il genere prossimo, per es. ‘uomo’ in ‘animale terrestre’) e aggiungere ...
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durata
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con questo termine il periodo di tempo che una cosa occupa nella sua esistenza, in altre parole il suo ciclo [...] mente, mentre Kant, pur all’interno della fondazione trascendentale, ritorna in qualche modo alla tradizionale definizione aristotelica allorché identifica la d. con una quantità misurabile fondata sulla permanenza e pertanto attributo della sostanza ...
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Ciò che non ha bisogno di dimostrazione. Aristotele chiama a. le premesse immediate del sillogismo, ma non il sillogismo nel suo complesso. A. viene definito tradizionalmente l’«assioma connesso» della [...] Empirico) la logica stoica soppiantò quasi completamente la logica predicativa aristotelica. In seguito, soprattutto grazie a Porfirio e ai commentatori neoplatonici di Aristotele, le cedette nuovamente il passo, e tale situazione perdurò durante ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] Magno, di cui fu discepolo dal 1245 al 1252, prima a Parigi e poi a Colonia. Mentre Alberto scriveva le parafrasi ai testi aristotelici, Tommaso insegnava a Parigi (dal 1256 al 1259, e di nuovo dal 1269 al 1272); tra un periodo e l'altro insegnò in ...
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Parte della zoologia che si occupa dello studio dei Pesci.
Aristotele descrive 115 Pesci, quasi tutti del Mar Egeo. I Romani se ne interessarono soltanto dal punto di vista gastronomico: comunque Plinio, [...] Eliano e Oppiano descrissero parecchie specie, quasi tutte riconoscibili. Nei sec. 16° e 17° comparvero le opere di P. Belon, I. Salviani, F. Willughby e J. Ray, che posero le basi dell’i. moderna. Fondatore ...
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MAGNETE (Μάγνης, Magnes)
Goffredo COPPOLA
Poeta della commedia antica greca. Aristotele (Poet., 3) lo ricorda come contemporaneo di Chionide e più giovane di Epicarmo. La tradizione gli attribuisce undici [...] vittorie, confermate dalle iscrizioni illustrate dal Wilhelm. Aristofane lo ricorda in un famoso passo dei Cavalieri, dal quale risulta che da giovane Magnete conseguì molte vittorie, ma, da vecchio, finì ...
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ragunamento (raunamento)
Per " raggruppamento ", " ammassamento ", in Cv II XIV 7 [Aristotele] ne la Nuova [la traduzione del De Meteoris] pare dicere che ciò [la Galassia] sia uno ragunamento di vapori [...] sotto le stelle di quella parte, che sempre traggono quelli... ne la Vecchia dice che la Galassia non è altro che moltitudine di stelle fisse in quella parte. Riferito alle ricchezze: E che altro... uccide ...
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OPICI
Giacomo Devoto
. Col nome greco di 'Οπικοί Tucidide, Scilace, Aristotele, Polibio, Strabone, Dionigi d'Alicarnasso, indicano gli abitanti della Campania anteriori alla conquista romana e diversi [...] da Greci ed Etruschi. Accanto a 'Οπικοί Strabone usa anche "Οσκοι, i Latini soltanto Osci. Per lungo tempo la terminologia scientifica moderna ha considerato i due nomi come equivalenti: si va facendo ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] la riflessione sulla s. come ciò che è al di là del divenire è presente fin dalle origini; ma è con Platone e Aristotele che il termine assume particolare valore. Per il primo, s. è l’idea, unica realtà vera ed eterna, contrapposta al mondo dell ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...