stabile
Domenico Consoli
Come " fermo nello spazio ", " immobile ", in Cv III V 7 per lui [Aristotele] quivi è provato, questo mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno (si noti [...] la relazione etimologica ‛ stare-s. ').
Come " fermo nel tempo ", " perpetuo ", in Cv I V 7, a proposito del volgare, che è non stabile e corruttibile mentre il latino è perpetuo e non corruttibile, dove ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] esaminare la relazione tra gli stati mentali e le cose che si trovano nel mondo esterno, possiamo osservare che per Aristotele senza dubbio si stabilisce una relazione motivata, che è praticamente iconica, dal momento che i primi sono le immagini dei ...
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eutrapelia
Andrea Mariani
Il termine greco era noto nel Medioevo per il tramite dell'Etica di Aristotele, che elencando le undici virtù nominava, appunto, l'e. (da εὐ + τρέπω, " mi volgo bene ", " mi [...] comporto piacevolmente ").
Il passo di Aristotele (Eth. nic. II 7, 1108a 23-24), " Circa delectabile autem, quod quidem in ludo medius quidem eutrapelus, et dispositio, eutrapelia [εὐτραπελία] " (cfr. IV 8, 1128a 9-10 " Moderate autem ludentes ...
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magnanimitate (Magnanimitade)
Domenico Consoli
E la μεγαλοψυχία, la quinta virtù morale nel catalogo redatto da Aristotele (Eth. Nic. II 7, 1107b 22), punto mediale fra la χαυνότης (presunzione) e la [...] μικροψυχία (piccineria d'animo, pusillanimità) con riguardo alla τιμή (onore) e all'ἀτιμία (disonore), concetto ripreso e ampliato in Eth. Nic. IV 3, 1123b-1124a-1124b-1125a (v. MAGNANIMO).
La m. si definisce ...
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Poeta e filosofo ebreo spagnolo (1225 -1290 circa). Nelle sue opere filosofiche seguì le dottrine di Aristotele e Avicenna. Commentò la sezione filosofica della Guida dei perplessi di Maimonide; compilò [...] un trattato sui sogni ...
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Filosofo neoscolastico belga (Anversa 1882 - Lovanio 1966); fu a lungo prof. all'univ. di Lovanio. Studioso di Aristotele, ha pubblicato numerosi contributi riguardanti la formazione degli scritti e l'evoluzione [...] l'edizione di una traduzione medievale (translatio vaticana) della Physica (1957) per l'Aristoteles latinus. Si è occupato inoltre dei commenti di s. Tommaso ad Aristotele sottolineando in essi l'influenza della tradizione dei commentatori greci. ...
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Famiglia
Domenico Consoli
Ha talora in D. il senso oggi diffuso di " comunità domestica " costituita dai coniugi e dai figli, ma anche da altri congiunti, tutti sottomessi all'autorità del ‛ pater familias [...] all'intero genere umano, Adamo appare come il maggiore padre di famiglia (Pd XXXII 136).
Per D., come del resto per Aristotele, i nuclei comunitari della f. non sono in grado di assicurare la felicità del corpo sociale; ma mentre il filosofo greco ...
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Poeta comico attico (5º sec. a. C.) della commedia "antica", celebrato da Aristofane nei Cavalieri. Secondo Aristotele avrebbe per primo trattato argomenti d'indole generale allontanandosi dal tipo aggressivo [...] di commedia. Dei 15 titoli di commedie che ci rimangono sotto il nome di C. solo 7 possono sicuramente essergli attribuiti. La sua commedia più famosa fu Le bestie (Θηρία) ...
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Parte della zoologia che studia gli Uccelli. Le più antiche osservazioni su questi animali risalgono ad Aristotele. Il libro di Federico II De arte venandi cum avibus è indice di quell’interesse proprio [...] del cacciatore per la selvaggina, che è una delle tante ragioni che hanno consentito una notevole autonomia a questo ramo della zoologia.
Le più antiche opere stampate di o. sono la Avium ... quarum apud ...
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elezione
Vincenzo Valente
- È termine della filosofia scolastica, che traduceva il latino electio dal greco αἴρεσις, προαίρεσις (cfr. Aristotele Eth. nic. III 2, 1111b 4 ss.). S. Tommaso ne dà questa [...] buona elezione (Cv IV XVII 7); ogni vertù morale viene da uno principio, cioè buona e abituale elezione IV XVIII 1): cfr. Aristotele (Eth. nic. II 5, 1106a 5-6): " irascimur quidem et timemus non sponte. Virtutes autem electiones quaedam vel non sine ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...