grossezza
Vincenzo Valente
Ricorre quattro volte, tutte nel Convivio, con senso intellettuale e materiale. Parlando degli antichi astrologi da cui Aristotele attinse l'opinione che i cieli fossero otto [...] e non nove, D. qualifica i primi di g., ossia di " insufficiente dottrina ": Aristotile credette, seguitando solamente l'antica grossezza de li astrologi, che fossero pure otto cieli (II III 3). La parola ...
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Filosofo, medico e naturalista greco vissuto nel sec. VI a. C.; figlio di Piritoo e probabilmente discepolo di Pitagora (Aristotele, Met., I, 5). Scrisse un trattato Περὶ ϕύσεως, di cui ci dànno notizia [...] tromba di Eustachio e dei nervi ottici. Come filosofo, fu seguace delle dottrine pitagoriche e sembra, secondo quanto asserisce Aristotele (Met., I), aver messo in rilievo il carattere dualistico della realtà (bene e male, bianco e nero, finito e ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] dei moderni
Con l'Umanesimo e il Rinascimento, con la lettura o la rilettura dei classici greci (soprattutto la Politica di Aristotele e le Istorie di Polibio) e dei classici latini (soprattutto il De re publica di Cicerone, ma anche il De beneficiis ...
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Umanista (Firenze 1429 - Milano 1478), scolaro di G. Argiropulo, tradusse in latino e commentò storici e filosofi greci, specialmente Plutarco e Aristotele. Tradusse in volgare, per incarico della Signoria, [...] le Historiae di Leonardo Bruni (1473); compose in latino una Vita di Carlo Magno presentata nel 1461 a Luigi XI di Francia. Fece parte dell'Accademia Fiorentina. Fra le sue orazioni, memorabile quella ...
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agente
Alfonso Maierù
. Il termine a. (latino agens, greco τὸ ποιοῦν) ricorre solo in Convivio, ed è usato nel senso tecnico fissato dalla filosofia aristotelica.
Aristotele tratta la dottrina del ποιεῖν [...] principi: a) disposizione del paziente all'azione dell'a., in II IX 7 e IV XX 7, per cui D. stesso rinvia al De Anima di Aristotele (II 4, 414a 11 e non II 2, 414a 25 come vuole il Moore [Studies, I 114; cfr. Busnelli-Vandelli, ad l., e F. Groppi, D ...
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aporema
Dal lat. tardo aporema, gr. ἀπόρημα «questione controversa», der. di ἀπορέω «essere incerto». Nome del «sillogismo dialettico della contraddizione» secondo Aristotele, cioè di quel tipo di argomentazione [...] che mira a dimostrare l’eguale valore di due ragionamenti contrari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Akrasia. Debolezza morale e uomini malvagi
Agnese Gualdrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Impiegato per la prima volta da Aristotele, [...] […] Il bene non è qualcosa di comune e che si dice secondo una sola idea” (Arist. EN 1096b 5-25). L’etica aristotelica ha quindi la peculiare caratteristica di occuparsi delle azioni buone e dei beni pratici, ossia delle virtù. Esse esprimono il modo ...
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Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] a essi relativi non è decisa ‘sin dal principio’, potendosi realizzare indifferentemente due opposte possibilità. Il problema aristotelico fu ampiamente discusso per tutto il Medioevo e si ampliò nella questione, metafisica e teologica, della libera ...
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GIOCATTOLO
J. Dörig
Gli antichi promuovevano con molta serietà i giochi dei fanciulli. Platone (Leggi, i, 643; vii, 794) e Aristotele (Polit., vii, 15) assegnavano loro una grande importanza educatrice [...] e concepivano il gioco come l'imitazione delle occupazioni degli adulti. L'idea della competizione (lotta agonale), fondamentale per l'educazione greca, veniva insegnata, trastullandoli, ai ragazzi greci ...
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Teologo e filosofo (Hales, contea di Gloucester, 1170-80 - Parigi 1245). Fu il primo scolastico che conobbe tutta la filosofia di Aristotele e di parte dei suoi commentatori.
Vita
Maestro nella Facoltà [...] universali, le "forme" esistenti ante rem nel Verbo sono distinte dagli universali post rem che corrispondono alle "forme" aristoteliche, legate alla materia in seno alle realtà singole. Opere di A.: Commento alle Sentenze (sembra che egli sia stato ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...