In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] dell’intelletto, la causa, come ‘primo per natura’ cioè per la ragione, dal particolare della percezione che, ‘primo per noi’, costituisce nell’ordine del reale l’a posteriori. Di qui nella Scolastica ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] che si poteva sostituire il postulato V con un altro ‒ del tipo, per esempio, delle ipotesi (1) e (2) di Aristotele ‒ e costruire su questa base una nuova geometria altrettanto coerente di quella euclidea, ma incompatibile con essa. Ci vollero circa ...
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Medico (Firenze tra il 1215 e il 1223 - Bologna 1295). Insegnò medicina teorica a Bologna (dal 1260 circa), dove acquistò vasta fama come interprete dei testi classici della medicina greca e araba (quasi [...] , pubblicati di recente, frutto della sua esperienza di medico pratico, il volgarizzamento di un compendio dell'Etica di Aristotele e una operetta in volgare, Sulla conservazione della salute, composta per l'amico Corso Donati e dall'A. stesso ...
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Domenicano inglese (m. 1279), provinciale per l'Inghilterra, arcivescovo di Canterbury e cardinale; insegnò a Parigi e a Oxford (1248-61). Difensore della tradizione agostiniana, sebbene aperto alla nuova [...] ) a Oxford una serie di tesi tomiste relative soprattutto all'unità della forma sostanziale. Di lui abbiamo commenti ad Aristotele (Analitici, Elenchi sofistici, Fisica, Metafisica) e due opere di notevole interesse: De unitate formarum, De ortu et ...
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Arconte ateniese del 582 a. C.; al termine del suo arcontato rimase in carica ancora per poco più di un anno, fu poi deposto a forza. Allora - secondo Aristotele (Costituzione degli Ateniesi, 13,2) - si [...] venne a una riforma del collegio degli arconti, che risultò composto di 10 membri (5 eupatridi, 3 agroikòi, proprietarî terrieri, 2 demiourgòi, artigiani) ...
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temperanza Virtù morale che consiste nel regolare con saggezza ed equilibrio il soddisfacimento dei bisogni e appetiti naturali. Cicerone rende con temperantia il termine greco σωϕροσύνη, con cui Aristotele [...] designa la virtù consistente nella moderazione degli impulsi e appetiti.
Nella teologia cattolica la t. è una delle virtù cardinali; essa modera le tendenze e gli appetiti sensuali ...
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Tiranno di Sicione, tra l'ultimo quarto circa del sec. VII e il primo trentennio del VI. Apparteneva, secondo le notizie di Aristotele, alla famiglia degli Ortagoridi, e il fondatore della tirannide sarebbe [...] proprio Ortagora; la genealogia data da Erodoto non fa peraltro menzione di questo Ortagora.
La tradizione erodotea, secondo la quale C. avrebbe per dileggio di Argo cambiato i nomi alle tribù doriche, ...
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STAGIRO (Στάγειρος, più tardi anche Στάγειρα, Stagīra, Stagīris)
Doro Levi
Antica città greca, colonia di Andro, presso alla costa orientale della penisola calcidica, famosa perché patria di Aristotele. [...] Durante le guerre persiane vi passò Serse diretto ad Acanto; nella guerra del Peloponneso si arrese nel 424 a. C. a Brasida, nel 422 fu invano assediata da Cleone, e nella pace dell'anno seguente ottenne ...
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genere
Alfonso Maierù
Il termine, nella forma volgare, occorre solo nel Convivio; nella forma latina (genus, greco γένος) occorre in tutte le opere latine di D., sempre con vari significati.
Secondo [...] nobiltà. Per l'abito elettivo, ecc., cfr. Le dolci rime 86-87 un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente, e Aristotele Eth. Nic. II 6, 1106 b 36 " Est igitur virtus habitus electivus in medietate existens ". Si tratta della nota dottrina ...
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averroismo
Corrente della scolastica (propr. a. latino; ma la storiografia più recente ha proposto anche altre denominazioni, tra cui aristotelismo radicale o eterodosso o integrale) che dal 13° sec. [...] parla infatti anche di a. italiano, nel quale potrebbe andare incluso secondo alcuni anche Dante. Poiché le opere di Aristotele, studiate nelle università, erano quasi sempre accompagnate dal commento di Averroè (che a volte anzi era fatto obbligo di ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...