abito
Cesare Vasoli
1. D. usa il termine a. in diversi sensi e modi, naturalmente tutti legati al significato che il concetto di habitus aveva assunto nella letteratura filosofica del Duecento, sotto [...] male aliquid agamus " (cont. Gent. IV 77).
Orbene: ai vv. 81-88 di Le dolci rime, D. scrive, citando direttamente il testo aristotelico (Eth. nic. II VI 1106a 15-19): Dico ch'ogni vertù principalmente / vien da una radice: vertute, dico, che fa l'uom ...
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Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] Medioevo in poi il termine di aristocrazia fu usato a indicare non tanto, come nell'antichità sulle orme di Aristotele, una forma di governo, quanto piuttosto una classe di cittadini, e precisamente quella che, distinguendosi dal clero, fondato su ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] il secondo. Questo aspetto descrittivo corrisponde alla caratterizzazione filosofica del piacere come senso del buon funzionamento (Aristotele) o come accrescimento del potere di agire (Spinoza), e del dolore mentale come esperienza diametralmente ...
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impossibilitade
Vincenzo Valente
La parola indica l'i. logica, regolata dal principio di contraddizione secondo cui " impossibile est duas contrarietates de eodem praedicari individuo " (Liber sex principiorum [...] 44; cfr. Aristotele Metaph. IV 3, 1005b 19-20). L'affermazione di D. è che se tutti fossero ingannati [sull'immortalità dell'anima], seguiterebbe una impossibilitade, che pure a ritraere sarebbe orribile (Cv II VIII 10). L'i. che a ritraere sarebbe ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] di un ordine politico fortemente unitario, fondato su una rigida gerarchia sociale in grado di evitare conflitti distruttivi, e Aristotele, che individuò nell’uomo «un animale politico» e analizzò le forme di governo e le loro degenerazioni.
L’Età ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] e "cose": fra verba e res (cf. anche Epistolae, s.d. VIII). Nega cioè che vi possano esser concetti buoni espressi male. "Aristotele e Platone, di cui seguiamo scuola e dottrine, furono grandi scrittori, tanto che non v'è una prosa più soave, più ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Statica
Fayza Bancel
Mariam Rozhanskaya
Statica
La statica è quella parte della meccanica che si occupa dell'equilibrio [...] in moto in un mezzo diverso dall'aria. Una è determinata dal peso e dalla forma del corpo e, secondo l'insegnamento di Aristotele, offre una resistenza al moto. L'altra è la spinta verso l'alto definita da Archimede, che dipende dal volume del corpo ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] che le sostanze non sono soggette a un più o meno: ogni uomo è tale perché dell'uomo possiede tutta la sostanza. Lo stesso Aristotele (ibid 8, 8b 25-38 e 10b 26-11a 4) ammette però per alcune qualità in un sostrato (o per i soggetti aventi qualità ...
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Letterato (Siena 1540 - ivi 1612), fratello di Girolamo, autore, tra l'altro, del Trattato delle imprese (in tre parti: 1a parte, 1578 e 1589; completo, 1594), per cui fu chiamato l'Aristotele di tale [...] materia, degli interessanti Trattenimenti, dove ... rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, ecc. (1587) e del Turamino (1602), campanilistica rivendicazione della "lengua sanese" ...
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Predicatore e mistico (Granada 1570 - Toledo 1621), della famiglia Salablanca y Balboa. Carmelitano, prof. nel collegio di Alcalá, priore a Toledo e definitore generale, ha lasciato un commentario alla [...] logica di Aristotele (1608) e poesie spirituali (Conceptos espirituales, post. 1668). Ha inoltre curato la prima edizione delle opere di s. Giovanni della Croce (1618). ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...