La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] Non pochi i patrizi colti, e più d'uno tra questi è sensibile alla scienza, magari perché più amico di Platone che di Aristotele e via via, perché più amico della verità che di entrambi. Tuttavia, una volta messi insieme, in maggior consiglio e in ...
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Prelato e umanista (n. 1540 - m. 1572); figlio di Silvestro e fratello di Clemente VIII, fu segretario dei brevi di Pio V; tradusse Diogene Laerzio e scrisse un saggio sulla fisica di Aristotele. ...
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Filologo inglese (Londra 1840 - ivi 1914). Sue opere principali furono la pubblicazione dei frammenti di Eraclito (Heracliti Ephesii reliquiae, 1877), e quella dell'Etica a Nicomaco (1890) e della Poetica [...] (1898) di Aristotele. ...
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Nome del padre e del figlio maggiore di Senofonte. G., figlio di Senofonte, nato dopo il 399 a. C., morì a Mantinea (362); la sua morte fu celebrata anche da Isocrate e Aristotele. ...
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GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
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Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] 'educazione antica vede nei giuochi consacrati dalla tradizione una scuola di perfetto equilibrio delle energie personali; Platone, Aristotele, Quintiliano, pur rilevando i pericoli del giuoco sfrenato, insistono sul valore essenziale che esso ha per ...
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MOMENTO
Carlo GAMNA
Giovanni GAMBERAI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
*
. Termine matematico, e, più precisamente, meccanico, che corrisponde a una quantità, presentatasi, quanto meno implicitamente, [...] fino dai tempi antichi (da Aristotele in poi), nel problema dell'equilibrio della leva, al fine di valutare la potenza motrice di questa macchina elementare. Nell'età moderna il concetto di momento ha assunto un senso preciso non soltanto in ...
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Olimpiodoro
Filosofo neoplatonico (5° sec. d.C.). Appartenente alla scuola di Alessandria fu, secondo la testimonianza di Marino (Vita di Proclo, 9), maestro di Proclo. Commentò opere di Platone e di [...] Aristotele, interpretando il pensiero dello Stagirita in chiave platonica. ...
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tirannia Governo di un dominatore assoluto. Per Platone era la peggior forma di governo, quella in cui il sovrano esercita il potere tramite la paura e commettendo atti abnormi; per Aristotele rappresentava [...] la degenerazione della monarchia, in cui il sovrano peresegue il proprio interesse anziché quello collettivo. Connotata in seguito come infrazione della ‘legge naturale’, nel pensiero cristiano la t. fu ...
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Filosofo (n. presso Avellino 1863 - m. Torino 1909), prof. di filosofia morale nell'univ. di Torino (dal 1902). Pensatore di tradizione kantiana, pubblicò tra l'altro Le dottrine morali di Pitagora e Aristotele [...] (1897), Le basi dell'umanismo (1907) ...
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TEOFRASTO (Θεόϕραστος, Theophrastus)
P. E. Arias
Filosofo nato ad Ereso nell'isola di Lesbo nel 372 e morto ivi nel 287 a. C. Fu a capo della scuola peripatetica dopo la morte di Aristotele. Le sole [...] perché con iscrizione; una altra replica del Museo Torlonia è notevolmente più scialba. Più che avvicinarsi al tipo dell'Aristotele di Vienna (v.), come taluno ha asserito, il volto di T., dalla barba corta disegnata con cura, dalle rughe ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...