Filosofo greco (4º sec. a. C.). Discepolo dell'Accademia, tentò insieme con Corisco di realizzare, nella patria Scepsi, gli ideali politici di Platone. In seguito a tale tentativo Ermia mise a disposizione [...] dei due filosofi la città di Asso, dove poi si recò (348-47) Aristotele a continuare l'insegnamento platonico e a iniziarvi il proprio. La sesta lettera platonica è diretta a E., a Corisco e a Ermia. ...
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Teologo (n. Piperno, Frosinone - m. Anagni 1290), domenicano. Discepolo, amico e confessore di s. Tommaso d'Aquino, che accompagnò (dal 1259) sempre, ne ebbe in eredità gli scritti, alcuni dei quali (commento [...] al Vangelo di Giovanni; alle Epistole di s. Paolo; al De anima di Aristotele) completò in base alle note del maestro e agli appunti che aveva preso alle sue lezioni; è l'autore del Supplementum alla 3a parte della Summa theologica. ...
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Storico della letteratura (seconda metà 2º sec. a. C.), autore di un'opera di aneddoti e memorie storiche in almeno 3 libri spesso ricordata da Ateneo, di uno scritto su Sotade e di un libro di Didascalie, [...] cioè di notizie storiche sulle rappresentazioni sceniche; dopo Aristotele, è l'unico autore specializzato in questa materia di cui ci sia rimasta notizia. Autore anche di ricerche omeriche. ...
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VERNIA, Nicoletto (Nicolò; Paolo Nicola)
Delio Cantimori
Filosofo, nato a Chieti, forse intorno al 1420; morto a Padova nell'ottobre del 1499. Insegnò a Padova dal 1465 al 1499. Le notizie sulla sua [...] della differenza fra la "filosofia naturale" e la "metafisica", con la sua teoria dell'anima che si rifà direttamente ad Aristotele, con la sua affermazione che le attività dell'anima sono legate con il corpo (interesse per l'uomo "intiero"), con ...
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MEDICAIO
Alessandro VIVENZA
. Prato artificiale di medica o erba medica (Medicago sativa), pianta foraggera perennante (v. erba medica).
La medica si ritiene originaria dalla Media, donde il suo nome; [...] passò poi in Grecia e quindi nella Gallia romana. Menzionata già da Aristotele, venne molto apprezzata da Columella (eximia est herba medica), Palladio, Plinio e Virgilio. La sua coltura, ben nota all'epoca della repubblica romana, fu poi quasi ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] forma. Tutti gli esseri viventi sono il risultato dell'unione di una materia con una forma, cioè del corpo con l'anima. Scrive Aristotele nella Metafisica (7, 11, 1037): "È evidente che l'anima è sostanza prima, che il corpo è materia, e che l'uomo o ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] discipline si siano trovate a collaborare per forgiare un metodo, se non una logica; si pensi ai punti di contatto fra Aristotele ed Euclide a proposito del metodo 'assiomatico' o a Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī, il quale si rifà all'analisi combinatoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] e l’Occidente latino, tradusse dal greco il Menone e il Fedone di Platone e il libro quarto dei Meteorologici di Aristotele. In questo contesto operò anche Jacopo (o Giacomo) da Venezia (m. dopo il 1147): presente nel 1136 a Costantinopoli assieme a ...
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magnanimo
Domenico Consoli
La qualifica di m. isola nelle opere dantesche una ben precisa categoria morale, alla cui formazione aveva contribuito in modo determinante la dottrina aristotelica della [...] e commendano l'altrui (e si noti come lo sdegno sotteso al serrato argomentare comporti una qualche forzatura dei tratti aristotelici): Sempre lo magnanimo si magnifica in suo cuore, e così lo pusillanimo, per contrario, sempre si tiene meno che non ...
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sorite
Dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo». Termine usato da Diogene Laerzio per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma del mucchio [...] si unisce al predicato dell’ultima (A è B, B è C, C è D, quindi A è D: s. regressivo o, impropriamente, aristotelico). A R. Goclenio (16° sec.) si deve una forma inversa di s. (s. progressivo o goclenico), in cui il soggetto della prima premessa ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...