verecundia
Domenico Consoli
Una delle passioni comprese con lo stupore e il pudore sotto la categoria della vergogna, passioni necessarie al fondamento de la nostra vita buona (Cv IV XXV 4) e titolo [...] alla " species timoris " (I II 41 4 ad 3).
Ma anche in questo campo più ristretto la fonte sembra essere Aristotele (Eth. Nic. IV 15 1128b 9 ss.), così commentato da s. Tommaso: " Dicitur enim verecundia esse timor ingloriationis, idest confusionis ...
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sofistico
È aggettivo che qualifica un'argomentazione non ‛ scientifica ' (in quanto non muove da principi veri) e ‛ non probabile ' (in quanto non assume principi fondati sulla comune opinione e accettati [...] .
In Cv II XIII 12 la Dialettica è intesa come quella parte della logica che considera gli argomenti probabili (studiati da Aristotele nei Topici) e s. (studiati negli Elenchi; v. PROBABILE); in XIV 19 si esclude che nella Divina scienza abbia luogo ...
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Pico della Mirandola, Giovanni, conte di Concordia
P.d. Mirandola
1463
Nasce a Mirandola
1477
Si reca a Bologna per studiare diritto canonico
1479
È a Ferrara, dove entra in contatto con Savonarola
1480
Si [...] trasferisce a Padova, dove studia i testi di Aristotele e dei suoi commentatori
1484
Si reca a Firenze, dove stringe rapporti con l’Accademia fiorentina e Lorenzo il Magnifico
1486
Progetta un convegno di dotti per raggiungere una concordia tra le ...
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Filologo ed etruscologo (Firenze 1873 - Rignano sull'Arno, Firenze, 1946). Si occupò della civiltà egiziana (1900), e pubblicò Il concetto dell'anima presso gli antichi popoli orientali (1902). Col tempo [...] si dedicò esclusivamente all'etruscologia (fatta eccezione per il volume La dottrina della conoscenza secondo Aristotele e la sua scuola, 1930), scrivendo importanti saggi sulla lingua (1908-13) e un apprezzato manuale di Epigrafia etrusca (1932), ...
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Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] sua dottrina la conseguenza che non sia possibile il contraddire. La quale asserzione implica, non solo, come vorrebbe Aristotele, che nessuna proposizione falsa sia possibile, ma che non sia possibile nessuna proposizione in generale; cioè, appunto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e retorica tra Grecia e Roma
Donatella Restani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparazione tra i sistemi di comunicazione [...] opere retoriche greche e latine prodotte nei secoli compresi tra il IV a.C. e il I d.C., come la Retorica di Aristotele, gli anonimi Sullo stile e Sul Sublime, i trattati di Dionigi di Alicarnasso e Quintiliano.
Grammatica e musica
A partire dal VI ...
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complutensi, filosofi
Denominazione attribuita ai professori di filosofia del collegio di S. Cirillo di Alcalá de Henares (Collegium Complutense s. Cyrilli), carmelitani scalzi, autori del Collegium [...] Complutense philosophicum (1624 segg., in 4 voll.). Si tratta di un corso di disputazioni in senso tomista su Aristotele, con interventi di Michele della Ss. Trinità sulla logica e di Antonio della Madre di Dio sulla fisica e la psicologia. Biagio ...
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Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un diritto naturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] , era fondato sull’idea di una legge naturale, alla quale dovevano conformarsi le leggi positive: tale idea era presente in Aristotele, venne sviluppata dagli stoici, fissata in modo classico da Cicerone e ripresa da Tommaso. Nel mondo moderno il g ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] del Pomponazzi; e mentre il filosofo commentava Aristotele, egli cominciava a immaginare i suoi carmi maccheronici. Dopo il 1513, verosimilmente, si fece frate benedettino; ma nel 1524, dopo una contesa col padre abate Ignazio Squarcialupi, lasciò il ...
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Antica magistratura cretese, attestata dalle iscrizioni per la maggior parte delle città di Creta dal sec. V a. C. al III d. C. Era la somma magistratura, succeduta probabilmente all'autorità regia in [...] il diritto di giudicare l'opera dei cosmi in funzione e di punirne le mancanze con forti multe. Secondo Aristotele essi potevano anche essere deposti legalmente, per l'opposizione di qualche collega o anche di qualche privato e potente cittadino ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...