Frase latina («l’ha detto egli stesso») con cui ci si richiama all’autorità di qualcuno. Corrisponde al greco αὐτὸς ἔϕα usato, secondo Cicerone, nella scuola pitagorica per convalidare le verità dichiarando [...] che erano state asserite dallo stesso Pitagora. Nel Medioevo la formula fu adoperata con riferimento ad Aristotele, negli ambienti dove egli era considerato come suprema autorità nella filosofia. ...
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Concezioni riduzionistiche della causa. −La relazione di causa-effetto è diventata uno dei temi epistemologici di maggior rilievo in seguito all'esaurirsi, verso la fine degli anni Sessanta, del paradigma [...] poteri causali è del resto radicata nel linguaggio ordinario e ha una lunga tradizione filosofica alle spalle, che va da Aristotele a Locke. La dottrina dei poteri causali non manca di seguaci neppure oggi (R. Harré), ed è uno degli sbocchi ...
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ATMOSFERICA La scintillazione delle stelle fisse, cioè la variazione rapida dell'intensità luminosa, come appare all'occhio, accompagnata da rapidi cambiamenti di colore, particolarmente quando esse sono [...] prossime all'orizzonte, è un fenomeno osservato e studiato fin dai tempi antichi: Aristotele, Keplero, Newton, Arago, Babinet, Montigny, Donati, Respighi, Karl Exner e altri hanno trattato della causa di questo fenomeno. In tempi relativamente ...
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ONNISCIENZA
Giuseppe LUGLI
È l'attributo pertinente alla natura divina, in quanto la sua assoluta perfezione esclude la possibilità di un'ignoranza anche minima.
ll carattere del sapere era stato considerato [...] (νόησις νοήσεως), lo considerò addirittura come unico segno dimostrativo della sua natura spirituale. Ma se la divinità aristotelica, nella sua perfetta autocoscienza, era per ciò stesso inconsapevole di tutto l'imperfetto mondo delle cose, di ...
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Filosofo neoplatonico cristiano, nato in Armenia nel sec. V o, più probabilmente, nel sec. VI. Sono conservati di lui tre scritti in greco: una Introduzione alla filosofia e due commentarî (l'ultimo dei [...] quali solo frammentario) all'Isagoge di Porfirio e alle Categorie di Aristotele. Di questi scritti esiste anche una redazione armena, che però diverge alquanto dalla greca e forse non è di D. Soltanto in redazione armena sono conservate alcune altre ...
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proprieta
proprietà
Diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico; coincide quindi con la [...] soddisfazione e ha valore morale soltanto quando i beni che si impegnano in tale aiuto siano propri. La p. privata, secondo Aristotele, arreca dunque vantaggi economici, sociali e morali: e ciò perché le sue radici stanno nell’amore di sé, ossia in ...
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tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] ', legata al fatto che in ogni movimento c'è un prima e un poi, proporzionati con la grandezza del moto stesso. Secondo Aristotele, una volta che si è determinato il movimento secondo la distinzione del prima e del poi, noi conosciamo anche il t. e ...
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organismo
Concetto tradizionalmente impiegato in relazione alla connessione delle parti in un tutto organizzato finalisticamente, ossia in relazione al «corpo organico» (ὀργανικὸν σῶμα; corpus organicum). [...] processi animali a meccanismi (Il discorso sul metodo, 1637, V). Di contro al ruolo dell’anima nelle filosofie aristoteliche o platoniche, secondo Descartes è la fermentazione che a partire dall’attività meccanica del sangue permette di spiegare le ...
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problema
Insieme di proposizioni, o di azioni, o di scelte le cui modalità di dimostrazione/soluzione o di effettuazione sono incerte. Tale definizione, presente per es. in Kant (Logica, § 38), rappresenta [...] una possibile sintesi delle principali riflessioni in proposito. Importante è l’apporto di Aristotele (Topici, I, 11, 104 b), secondo il quale i p. appartengono al dominio della dialettica, ospitando in sé l’elemento dell’alternativa, e dunque un ...
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civile
Amedeo Quondam
. Attinente all'uomo in quanto civis, cittadino e uomo politico in accezione aristotelica (Cv IV XXVII 3 sì come Aristotile dice, l'uomo è animale civile, per che a lui si richiede [...] non pur a sé ma altrui essere utile; cfr. Aristotele Pol. I 2, 1253a 3); quindi, in modo preminente, le cure dell'amministrazione familiare e pubblica: in Pd XI 7 il civil negozio è infatti, come spiega il Buti, l'insieme delle " arti e... mestieri ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...