martello
Bruna Cordati Martinelli
L'immagine del fabbro e del m. ricorre più volte, e sempre in funzione di esempio, nel ragionamento dantesco; in Cv I XIII 4 lo fuoco e lo martello sono cagioni efficienti [...] in ferrum "; nella terzina dantesca è fissata la conclusione del problema della causalità efficiente del moto del cielo, posta da Aristotele in modo simile a quello di Platone (De Coelo II 2,285a 29) come animazione dei cieli che dà origine al ...
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additatore
Federigo Tollemache
. Ricorre una sola volta, in Cv IV VI 16 Per che vedere si può Aristotile essere additatore e conduttore de la gente a questo segno. Il periodo segna la fine di un ragionamento [...] l'autorità dell'Impero, e, al tempo stesso, quella della filosofia, impersonata in Aristotele. L'ultima parte della dimostrazione si basa sull'asserzione che Aristotele perfezionò la filosofia morale, la quale, per essere stata accolta da tutti (e ...
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DELAS (Delas)
L. Guerrini
Uno dei personaggi mitici, considerati dagli antichi come iniziatori di una attività artistica o artigiana. Dice Plinio (Nat. hist., vii, 197) che D. di Frigia era considerato [...] da Teofrasto colui che aveva insegnato il metodo di batter moneta e fare leghe metalliche; Aristotele invece, sempre in Plinio (ib., vii, 197), attribuiva tale scoperta e insegnamento a Scita lidio. Altre figure che non possono essere considerate non ...
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Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13º sec. - m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell'università, occamista, autore di Summulae de dialectica [...] né corrisponde alle sue idee relativamente alla libertà, dato che piuttosto egli oscilla tra il volontarismo e l'identificazione (aristotelico-averroistica) di intelletto e volontà. È probabile che la storia, derivata da un problema del De coelo (II ...
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Filosofo greco (499-428 a. C.); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla [...] cose che è chiamato a comporre, onde il nome di "omeomerie" (ὁμοιομέρειαι), ossia particelle similari, dato ad essi da Aristotele. In origine le omeomerie erano in uno stato di caotica mescolanza, poi l'intelligenza divina (Νοῦς) le ordinò imprimendo ...
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L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] es., le sentenze di Menandro) e divennero oggetto di studio già da Aristotele. Poi ne trattarono filosofi, grammatici, eruditi, tanto che con le raccolte di Zenobio, con i Proverbi alessandrini dello Pseudo-Plutarco ecc., si formò il Corpus ...
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TOPICA
Bruno Nardi
. Arte della disputa, ossia del metodo per trovare con facilità le ragioni o argomenti probabili intorno a qualunque tema posto in discussione, evitando le antilogie sofistiche.
A [...] de Port-Royal, p. III, capp. 16 e 17. Dal sec. XVII in poi, la Topica ha seguito le sorti del formalismo aristotelico.
Bibl.: C. Prantl, Gesch. d. Logik im Abendl., indici dei quattro volumi alla parola Topik; Meier, Die Syllogistik d. Aristot., II ...
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Filosofo della prima metà del I sec. a. C., prima accademico e scolaro di Antioco di Ascalona, poi, attraverso gli studî a cui dovette indurlo l'ecletticismo di Antioco, passato alla scuola peripatetica. [...] Scrisse un commentario alle Categorie di Aristotele, che Simplicio ricorda e cita più volte, e probabilmente illustrò anche i Primi analitici, proponendo quei formalistici e poco acuti accrescimenti nel numero delle forme dei sillogismi di cui parla ...
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induzione
Dal lat. inductio, der. di inducĕre «indurre». Processo mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale. Il problema a questo proposito più [...] della scienza. Nel sec. 17°, infatti, se Cartesio e i cartesiani riaffermavano una svalutazione sostanzialmente di origine aristotelica dell’i., Bacone invece si impegnava in una riqualificazione dell’i. per farne la base principale della scienza ...
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associazionismo
Dottrina secondo la quale tutte le operazioni intellettuali e, più in generale, tutto l’insieme dei fenomeni psichici è retto da leggi di tipo associativo.
L’associazionismo come concezione [...] filosofica
Il principio dell’associazione delle idee è già presente in Platone e in Aristotele, i quali osservano che la presenza di un’idea nella mente tende a richiamarne altre che a essa si ricollegano per contiguità spaziale o temporale, per ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...