PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] , dove morì agli inizi del V sec. a. C. Intorno alla figura di P. si formò un mito, che è già riflesso in Aristotele, e che si sviluppa soprattutto nella Magna Grecia. A Metaponto, la casa dove si diceva che fosse morto, era stata trasformata in un ...
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ICARO (῎Ικαρος, Icarus)
A. de Franciscis
Personaggio mitico, figlio di Dedalo (v.).
Nelle varie versioni della leggenda I. è sempre associato al padre: col padre infatti partì da Atene alla volta di [...] mare presero nome da lui. I. venne considerato l'inventore della lavorazione artistica del legno. Secondo una tradizione raccolta da Aristotele (De mir. ausc., 81; Steph. Byz., s. v. ᾿Ηλεκτριᾒδες) Dedalo avrebbe effigiato se stesso e il figlio su due ...
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ORDINATIO
S. Ferri
In greco tàxis. È termine tecnico in Vitruvio (i, 2, i): "architectura constat ex ordinatione quae graece "tàxis" dicitur, et ex dispositione... et eurythmia et symmetria et decore [...] , che ha evidentemente desunto questi termini da testi greci diversi, non ha idee chiare sul valore lessicale greco di essi termini; nel De subl., i, 4, tàxis e oikonomìa sono appaiate; ed essi sono sinonimi anche in Aristotele, Rhet., iii, 12. ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] alla formulazione di regole precise relative alle città espresse dai due massimi teorici del IV sec. a.C.: Platone e Aristotele.
Platone s’interessa del problema delle Leggi, egli vuole esprimere le esigenze e i desideri di una nuova aristocrazia che ...
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PROTAGORA (Πρωταγόρασ, Protagoras)
L. Guerrini
Iniziatore e massimo rappresentante dell'antica sofistica. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V sec. (nella Olimpiade lxxxiv, [...] P. accanto a figure quali Omero o Platone, a Memfi, giacché in periodo ellenistico P. era ritenuto il precursore di Platone e di Aristotele.
Bibl.: J. Ph. Lauer-Ch. Picard, Les statues ptolémaïques du Sarapieion de Memphis, Parigi 1955, p. 120 ss. ...
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ASPERITAS
S. Ferri
Termine tecnico della retorica per indicare una lexis o compositio piena di movimento, di ineguaglianze, di espressioni rudi e forti valorizzate da altre più lisce e molli (Seneca, [...] non è inteso a diminuire il valore dell'argento, ma ne caratterizza la forma e il pregio artistico.
Analogamente, per la musica, Aristotele (Probl., 19, 49), sostiene il punto di vista che il canto, il melos, di natura sua molle, dolce e tranquillo ...
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GRAFICA
G. Becatti
È cosi chiamata presso i Greci l'arte del disegno e della pittura. Plinio il Vecchio ci dice (Nat. hist., xxx, 77) che "prima a Sicione e poi in tutta l'Ellade i giovani liberi solevano [...] , n. 107), accanto alla scrittura musicale e allo studio della cetra e dell'aritmetica, è ricordata ugualmente la zographìa. Anche Aristotele (Pol., viii, 3) giunge ad ammettere la necessità e l'utilità dell'insegnamento della γραϕική, sia per meglio ...
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VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] (v.), il v. dell'O, ricordati già nell'Iliade; nell'Odissea invece compaiono Euro (il v. dell'E) e Noto (il v. del S). Aristotele conosce il nome di 11 v., Strabone di 6 e secondo la graduazione della rosa dei v. possono essere citati quattro, otto o ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] a una combinazione fra dracma euboica di 4,36 g e mina eginetica di 70 dracme di 6,1 g. Se invece si segue Aristotele, ad Atene già circolava la dracma euboica con una mina leggera di 70 dracme. Più tardi, il decreto di Tisameno (Andoc., De Mysteris ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] nella sua città natale, vi fondò una biblioteca. Anzitutto sono note l'esistenza ed anche le vicende della b. istituita da Aristotele, il massimo discepolo di Platone, che fu la prima a sorgere secondo un piano stabilito. Essa serviva allo scopo di ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...