ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] Jacques de Vitry (m. nel 1240) - soprattutto per le ampie sezioni dedicate alla geografia - e la Fisica e la Metafisica di Aristotele. L'Image du monde si divide in tre parti, come il De imagine mundi, sebbene l'opera latina comprendesse in ciascuna ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] del quale è certo abbia seguito le lezioni sul De divinis nominibus dello pseudoDionigi e sull'Etica a Nicomaco di Aristotele, perché se ne sono conservati gli appunti - e, in qualità di baccelliere biblico di Alberto, dare inizio al suo insegnamento ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...]
Linguistica
Figura retorica per la quale si riconosce in una scrittura un senso riposto diverso da quello letterale. Aristotele la definì come una ‘metafora continuata’.
Secondo la tradizione greca, risalente a Omero, i poeti sarebbero ispirati dal ...
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BIRINGUCCI, Oreste, detto Vannocci
Chiara Perina
Matematico, architetto e scrittore d'arte, nacque a Siena da nobile famiglia nel 1558. Il padre Alessandro fu, secondo lo Zani e il Bertolotti, valente [...] umanistica, traducendo dal latino le Parafrasi di Alessandro Piccolomini, arcivescovo di Patrasso, sopra la Meccanica di Aristotele (Roma 1582), cui aggiunse la XXXVI questione. Volgarizzò inoltre gli Artifizi spiritali di Erone Alessandrino: opera ...
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RHYTHMOS (ρὑϑμός, numerus, euritmia)
S. Ferri
Denominazione tecnica applicata a tutte le arti in Grecia - musica, letteratura, architettura, scultura - riferentesi alla giustapposizione o alla sequenza [...] ritmo che compare, in architettura e nella plastica e nella pittura, nella musica e nella retorica. Per la musica basti ricordare Aristotele (Probl., 19, 49) il quale nota come il canto, di natura sua molle e dolce, diventa aspro e mosso (trachö kaì ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e ne esce una metafisica dell’uomo che concentra in sé il tutto e si dilata nel tutto. Il mondo aristotelico-tolemaico esplode; la centralità della Terra diventa un assurdo; alla dignità dell’uomo ritrovata nella centralità della mente corrisponde la ...
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IPPODAMO DI MILETO
F. Castagnoli
(῾Ιπποᾒδαμος; Hippodāmus). − Urbanista greco del V sec. a. C. Figlio di Eurifonte, originario di Mileto, doveva essere già affermato come architetto quando gli fu affidata [...] alla sua attività dopo le guerre persiane, deve essere collocata nell'ultimo decennio del VI sec. a. C. La fonte principale su I. è Aristotele (Pol., ii, 1267 b, 22 ss.; vii, 1330 b, 21 s.; cfr. anche le voci dei lessici di Esichio e di Fozio, e gli ...
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AMPLITUDO
G. Becatti
Corrisponde al greco μέγεϑος e, come il sinonimo magnitudo, esprime un concetto di grandezza, anzitutto materiale, che, specialmente i Romani, consideravano come una delle qualità [...] di grandezza, e grandi sono gli eroi omerici (καλόν τε μεγάν τε) così come κάλλος e μέγεϑος si uniscono in Aristotele (Ethic. Nicom., iv, 3, 5), soprattutto i Romani ammirarono nelle opere d'arte le dimensioni, sia quelle colossali sia quelle ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] , Robortello, Patrizi, Scaligero, Speroni), che per primi, chiosando e interpretando, spesso troppo sottilmente, la Poetica di Aristotele, formularono teorie e precetti intorno all’arte e, in particolare, alla letteratura, che si diffusero e si ...
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Scultore greco di Argo (attivo 460-420 a. C. circa). Fu il più grande maestro della scuola peloponnesiaca nell'età aurea dell'arte classica, e dagli scrittori antichi è spesso menzionato insieme con Fidia [...] ), e c'informa ch'egli soleva usare la lega eginetica del bronzo, mentre Mirone si atteneva alla deliaca. Le fonti antiche (da Aristotele Etic. VI 7 e da Cicerone Brutus LXXXVI 296, a Plinio Nat. Hist. XXXIV 50 e 55, a Quintiliano, a Valerio Massimo ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...