Geometra greco, attivo ad Atene attorno al 450-420 a. C. Allievo forse di Enopide a Chio, si diede in un primo tempo, a quanto dice Aristotele, al commercio; poi, derubato dei suoi averi, si fermò ad Atene [...] e si dedicò tutto alla geometria. I. fu il fondatore della scuola geometrica ateniese ed è da considerare come il primo grande geometra greco. I. si occupò di due problemi che hanno un posto di rilievo ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] delle fonti del pensiero logico comprendeva fino al 12° sec.: l’Isagoge di Porfirio, le Categoriae e il De interpretatione di Aristotele (le tre opere circolarono unite dal 9° sec., stabilmente dal 12° sec.), i commenti di Boezio a esse e le sue ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] che si poteva sostituire il postulato V con un altro ‒ del tipo, per esempio, delle ipotesi (1) e (2) di Aristotele ‒ e costruire su questa base una nuova geometria altrettanto coerente di quella euclidea, ma incompatibile con essa. Ci vollero circa ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] è dunque probabilmente un prodotto del IV sec., e anzi in un certo senso può addirittura essere un’invenzione di Platone e Aristotele. Se lo fu, si tratta di un’invenzione che ebbe successo; dal IV sec. in poi, infatti, ha sempre più senso parlare ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] sapere. Ciò non toglie che il concetto zabarelliano della methodus sia pur sempre connesso a un'esegesi dei testi di Aristotele risalente a Simplicio, ad Alessandro di Afrodisia e a taluni commentatori arabi, in primo luogo Averroè.
In ogni caso, non ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] derivati dalla sensazione permette l’enucleazione dei concetti, cioè la conoscenza intelligibile. S. Tommaso riprese queste teorie aristoteliche. In Duns Scoto e in Guglielmo di Occam la teoria dell’a. subisce una profonda modificazione. Sostenuta ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] 1589 e il 1594 (Heilbing 1989).
L'aspetto più incisivo del De motu è la forza con cui esso nega, contro le teorie aristoteliche, l'esistenza di corpi assolutamente leggeri. La spiegazione del moto verso l'alto di un corpo pesante ‒ vale a dire di un ...
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Come termine specifico di logica, la c. è il rapporto vigente tra un’affermazione e una negazione di egual soggetto e di egual predicato. In questa antitesi, vero essendo un termine, l’altro deve essere [...] del pensiero come attività ‘dianoetica’, cioè operante per mezzo della sintesi del giudizio. Ma non di rado, nello stesso Aristotele, il problema è trasferito sul terreno di quell’attività ‘noetica’ dell’intelletto, oggetto della quale non è più la ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] la derivazione di una proposizione (conclusione) da un’altra proposizione (premessa) basata sulla struttura sostanziale dell’oggetto; Aristotele distingue la d. sia dalla dimostrazione, che è una forma particolare di d., sia dall’induzione, che muove ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] discipline si siano trovate a collaborare per forgiare un metodo, se non una logica; si pensi ai punti di contatto fra Aristotele ed Euclide a proposito del metodo 'assiomatico' o a Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī, il quale si rifà all'analisi combinatoria ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...