COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque da Lorenzo Onofrio e da Sveva Caetani all'inizio del XV secolo. Scelse la carriera ecclesiastica che, essendo nipote di Martino V, percorse di un balzo. Protonotario [...] C., che era stato arciprete della basilica lateranense, aveva dedicato la sua tragedia Hiempsal Leonardo Dati e una traduzione di Aristotele Giorgio di Trebisonda, alcuni versi G. A. Campano e il Porcellio. Per la sua morte il vescovo Niccolò Palmeri ...
Leggi Tutto
AQUARIO, Mattia
Bruno Nardi
Nacque ad Aquara nel Salemitano, a sud del monte Alburno di virgiliana memoria (Georg., III,146-156), dalla famiglia de' Gibboni o Ivoni. Studente a Bologna nel 1558, per [...] lucem editae, Neapoli 1605. A quest'opera sono aggiunti un breve trattatello De memoria et reminiscentia (che con l'opuscolo d'Aristotele non ha niente a che vedere) et de memoria artificiali inve artificiosa, e un'Epitome logices. Quest'ultima è un ...
Leggi Tutto
FIDATI, Simone (Simone da Cascia)
Enrico Menestò
Nacque alla fine del sec. XIII (sono state proposte date tra il 1280 e il 1295) a Cascia (ora prov. di Perugia). Scarse sono le notizie sulla sua vita; [...] dalle scienze profane, come pure dai principi della scolastica, il F. vuole come guida solamente Cristo, non il "cieco" Aristotele, né l'"orbato" Platone. "A Cristo il maestro di tutti, che insegna una scienza vera e infallibile" (III, cap ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] al ferreum nasum di Lutero), confuta il metodo esegetico di Lutero e le tesi sulle indulgenze in una prospettiva aristotelico-tomistica, affermando il primato gerarchico-magisteriale del pontefice (l'edizione è in D'Ascia, pp. 126-154, sui testimoni ...
Leggi Tutto
ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] negativa, egli nega che si possa dare una conoscenza di Dio, massimo metafisico, criticando quanti, in primis Aristotele, hanno sostenuto il contrario. Rispetto alle pretese e illusioni dei filosofi, troppo spesso dimentichi della natura limitata ...
Leggi Tutto
FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] del F. (che si firma per la prima volta - a quanto pare - "Carteromaco") compare nell'edizione aldina dell'Organon aristotelico uscita il 1° nov. 1495. Il decennio veneziano e il coinvolgimento nel progetto aldino costituiscono il periodo forse più ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Parma
Bruno Nardi
Scarseggiano le notizie su questo astrologo e geomante, fiorito a Bologna negli ultimi decenni del sec. XIII, ma le poche che abbiamo sono ricavate dalle sue opere pervenute [...] . Polus superius vocatur polus antarticus, polus vero inferius dicitur polus articus". E fin qui niente di male; era l'opinione di Aristotele e di Averroè (cfr. B. Nardi, La caduta di Lucifero e l'autenticità della "Quaestio de aqua et terra", Torino ...
Leggi Tutto
Nacque da una famiglia di mercanti lucchesi intorno al 1240. Secondo un'affermazione di Guglielmo di Tocco fatta nel corso del processo di canonizzazione di s. Tommaso d'Aquino, il F. nel 1318 aveva ottantadue [...] a Venezia al tempo di Castruccio Castracani, ibid., pp.200 s.; M. C. Laurenti, Tommaso e Tolomeo da Lucca "commentatori" di Aristotele, in Sandalion, VIII-IX (1985-1986), pp. 343-371 (sul De Regno);E. Panella, Dal bene comune al bene del Comune ...
Leggi Tutto
CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] , sensibile lettore dei Padri (decine erano le edizioni delle loro opere in suo possesso), non disdegnò la lettura di Aristotele e Platone e neppure di classici come Cicerone, Svetonio, Plinio. Nella sua biblioteca figurava anche una edizione delle ...
Leggi Tutto
IACOPO da Varazze
Carla Casagrande
La data di nascita di I. risale probabilmente al 1228 o al 1229. Il luogo, come testimonia il toponimico che gli viene attribuito nelle fonti, "Iacopus de Varagine", [...] , testi teologici e filosofici, come le Sententiae di Pietro Lombardo e il commento di Averroè al Liber de anima di Aristotele, fonti liturgiche e giuridiche, come, ancora per fare qualche esempio, il Corpus antiphonalium da un lato e la Collectio ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...