Filosofo platonico (4º sec. a. C.); insieme con Erasto, tentò di dar attuazione, a Scepsi, agli ideali politici di Platone. Tale tentativo incontrò il favore di Ermia di Atarneo, che mise a disposizione [...] dei due filosofi la città di Asso, dove poi essi accolsero Aristotele, quando questi, dopo la morte di Platone, lasciò Atene. ...
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Umanista (Les Andelys 1512 - Parigi 1565). Docente di belle lettere e di letterature antiche, dal 1561 insegnò filosofia greca al Collège de France (denominato anche Collège du Roi). Pubblicò opere e commenti [...] di classici greci e latini e traduzioni latine di scritti di Platone, Aristotele, Teofrasto e Plutarco. Scrisse altresì Poemata (pubbl. 1580) e Adversaria (1564 e, in ed. definitiva, 1599), raccolta di appunti su numerosi passi di autori antichi, per ...
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CABEO, Niccolò
Alfonso Ingegno
Nato a Ferrara il 26 febbr. 1586, entrò come novizio nella Compagnia di Gesù nel 1602. Ebbe come maestro di matematica, nel collegio gesuitico di Parma, Giuseppe Biancani; [...] nella lettera dedicatoria a Carlo II duca di Mantova, premessa al primo tomo del suo commento alle Meteore di Aristotele, egli ricordava la sua familiarità con Ferdinando Gonzaga, e nel corso dell'opera riferiva di esperimenti compiuti con Francesco ...
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Filosofo (Varsavia 1912 - Bruxelles 1984), professore all'Università libera di Bruxelles; socio straniero dei Lincei (1969). La sua ricerca è rivolta a determinare la natura specifica e i limiti del ragionamento [...] nel campo della valutazione pratica. Riproponendo e aggiornando i temi trattati da Aristotele nei Topici e nella Retorica, P. ha elaborato una "nuova retorica" mediante cui, in contrapposizione alle categorie di verità e di dimostrazione tipiche del ...
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Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo [...] si protrasse per i primi decenni del sec. 17º, è di estremo interesse per la storia della lotta contro l'aristotelismo. Le sue opere ispirarono molte composizioni madrigalistiche e teatrali.
Vita
Nel 1567 entrò al servizio degli Estensi a Ferrara ...
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Teologo (n. Piperno, Frosinone - m. Anagni 1290), domenicano. Discepolo, amico e confessore di s. Tommaso d'Aquino, che accompagnò (dal 1259) sempre, ne ebbe in eredità gli scritti, alcuni dei quali (commento [...] al Vangelo di Giovanni; alle Epistole di s. Paolo; al De anima di Aristotele) completò in base alle note del maestro e agli appunti che aveva preso alle sue lezioni; è l'autore del Supplementum alla 3a parte della Summa theologica. ...
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Filosofo greco (4º sec. a. C.). Discepolo dell'Accademia, tentò insieme con Corisco di realizzare, nella patria Scepsi, gli ideali politici di Platone. In seguito a tale tentativo Ermia mise a disposizione [...] dei due filosofi la città di Asso, dove poi si recò (348-47) Aristotele a continuare l'insegnamento platonico e a iniziarvi il proprio. La sesta lettera platonica è diretta a E., a Corisco e a Ermia. ...
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Storico della letteratura (seconda metà 2º sec. a. C.), autore di un'opera di aneddoti e memorie storiche in almeno 3 libri spesso ricordata da Ateneo, di uno scritto su Sotade e di un libro di Didascalie, [...] cioè di notizie storiche sulle rappresentazioni sceniche; dopo Aristotele, è l'unico autore specializzato in questa materia di cui ci sia rimasta notizia. Autore anche di ricerche omeriche. ...
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Filosofo (San Pietro in Galatina, Lecce, 1470 circa - Padova 1532 circa), della scuola padovana. Seguace dell'interpretazione averroistica della filosofia aristotelica, curò varie edizioni di filosofi [...] medievali (Alberto Magno, Giovanni di Jandun) spesso con note e quaestiones; importanti sono stati alcuni suoi indici sistematici di Aristotele e Averroè. Filosofo e medico fu anche il figlio Teofilo (San Pietro in Galatina 1515 - Lecce 1589). ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] veneta presso il re di Polonia (1413). Nei suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...