Filosofo greco (n. prima del 328 - m. 270 o 268 a. C. circa). Precettore di Tolomeo Filadelfo, fu scolaro di Teofrasto e gli successe nella direzione del Peripato. Per la tendenza di tutta la sua attività [...] ). Le sue opere sono perdute, salvo frammenti. Caratteristica del suo pensiero è la decisa tendenza a interpretare Aristotele in senso empiristico e naturalistico, eliminando dalle sue dottrine ogni residuo platonico e avvicinandole a quelle di ...
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Filosofo e teologo scotista (seconda metà sec. 15º), rettore dell'univ. di Parigi (1490). Tra i primi grandi commentatori di Duns Scoto, esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista [...] sec. 15º. Scrisse un compendio di logica aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), che fu varie volte ristampato, una Expositio in Summulas Petri Hispani e commentarî a opere di Aristotele e di Duns Scoto, alle Sentenze di ...
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Filosofo neoplatonico greco (sec. 5º d. C.); scolaro di Plutarco d'Atene, gli successe nello scolarcato (431-32) ed ebbe come discepolo Proclo. Continuò l'opera del maestro aprendo la sua concezione all'influsso [...] dell'allegorismo e della teosofia orientale e utilizzando la teologia orfica e caldaica. Dalle moltissime opere a lui attribuite, restano un commentario ad alcuni libri della Metafisica di Aristotele e un commentario a Ermogene. ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] , disciplina che ha per fine il vero, e dalla politica che ha per fine il bene; è destinata secondo i principî aristotelici, a far nascere la fede nei valori che propone. Con la consueta precisione tassonomica il D. distingue le varie parti della ...
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BERNARDI, Antonio
Paola Zambelli
Nato nel marzo 1502 alla Mirandola, da una famiglia originaria di Milano, ma già ammessa nella cittadinanza locale da Galeotto I Pico (1478), il B. studiò all'università [...] come oracoli ". Dopo aver seguito per qualche tempo questo metodo acritico, il B. aveva preferito rivolgersi ai testi stessi di Aristotele; così, quando a venticinque anni s'era accorto che tutti gli interpreti dissentivano egli era già in grado di ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] i contemporanei lo giudicarono scrittore dotato, critico acuto, e a tal punto versato nella filosofia da conoscere profondamente Platone e Aristotele. In età matura il B. soggiornò a Roma, al servizio del connestabile A. Colonna, e poi in qualità di ...
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Letterato (Modena 1505 circa - Chiavenna 1571). Lettore di diritto a Modena dal 1532, fu nel 1560 processato e condannato in contumacia dall'Inquisizione, forse anche per effetto delle accuse di eresia [...] 1560 in Francia, Svizzera, Austria, accolto da Massimiliano II, cui dedicò la traduzione e il commento della Poetica di Aristotele (1570), la sua opera più importante. Ricordiamo inoltre il commento alle Rime del Petrarca, la Sposizione a XXIX canti ...
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Filosofo (sec. 13º), il maggiore rappresentante dell'averroismo latino. Manchiamo di notizie biografiche precise; fu forse discepolo di Alberto Magno; sappiamo che insegnò alla facoltà delle arti a Parigi [...] metodologico, S. definisce il rapporto tra filosofia e fede come distinzione tra quello che è l'insegnamento del "filosofo" (Aristotele), fondato sui suoi principî fisici, metafisici e logici e la fede fondata sull'insegnamento di Dio e della Chiesa ...
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Nell’antica Grecia, originariamente il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato. Sotto l’influsso delfico e dell’orfismo, il concetto di c. assunse un significato più profondamente [...] che la tragedia attraverso quella mimesi induce negli spettatori una purificazione delle passioni. Da un’estensione del termine aristotelico, si è designata c. nella storia dell’estetica l’azione liberatrice della poesia che purifica dalle passioni ...
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Mercante e letterato (Firenze 1540 - Goa 1588). Soprintendente all'azienda commerciale dei Capponi, lasciò l'Italia (1578) per Siviglia, Madrid, Lisbona; di qui partì per l'India per assumervi la direzione [...] ; e dopo mille peripezie sbarcò a Coccino sulle coste del Malabar (1583). Lasciò scritti letterarî (Sposizione della Poetica d'Aristotele, pubbl. 1863; Discorso in difesa di Dante, pubbl. 1897; Discorso contro l'Ariosto, pubbl. 1913), una Vita di ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...