intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] possibile che viene così attualizzato. Esso è dunque a un tempo il principio ultimo della conoscenza e la sua garanzia.
La teoria aristotelica
La discussione sulla natura e il ruolo dell’i. a. ha origine dalle pagine del terzo libro del De anima di ...
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proposizione
Barbara Faes De Mottoni
Il termine p., più volte usato da D., deriva i suoi valori specifici dalla terminologia della logica aristotelica.. Aristotele designa la p. con due termini diversi: [...] comprensione del loro significato matematico. Il teorema citato da D. è un luogo comune nella tradizione medievale, in particolare in quella aristotelica (cfr. Arist. Metaphys. IX 9, 1051 a 24 ss.; Tomm. Sum. theol. I II 94 4).
Il passo di Mn I ...
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Sotto Settimio Severo, fra il 198 e il 211, lo troviamo in Atene a insegnare filosofia aristotelica. Aveva studiato Aristotele coi peripatetici Ermino, Aristocle, Sosigene. Notevoli fra i suoi scritti [...] alla Metereologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica. L'interpretazione da lui data dell'"intelletto" aristotelico, gli ha assicurato un posto considerevole nella storia della filosofia, e ha dato origine allla scuola degli alessandristi (v ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] né come riscalda [...]. Non si può dire infatti che si sappia qualcosa come si dovrebbe, secondo le leggi e le nozioni che Aristotele e gli altri filosofi danno della scienza, se non si dimostra che è impossibile che la ragione che si apporta, o che ...
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GATTA, Costantino
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 19 genn. 1673, da Girolamo, medico e studioso di filosofia aristotelica, e da Giovanna Villagut, di un'antica e nobile famiglia [...] catalana, originaria di Barcellona.
Suo fratello maggiore, Francesco, nato nel 1663, seguì la vocazione ecclesiastica, divenendo gesuita; dopo essersi addottorato in filosofia e teologia a Napoli e in ...
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IESUBOKHT
Giuseppe FURLANI
Pronunzia occidentale del nome di Īsnō Bōkht di Rēwardāshīr, metropolita nestoriano del sec. VIII o IX. Scrisse sulla logica aristotelica e sul concetto della possibilità. [...] È autore di un libro persiano di diritto composto originariamente in pehlevico, ma fatto tradurre in siriaco da Timoteo I (v.), e conservato soltanto nella versione.
Esso reca il titolo ‛Al dīnē ("Sui ...
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NEGAZIONE (fr. négation; sp. negación; ted. Verneinung; ingl. negation)
Guido CALOGERO
Filosofia. - Il latino negatio corrisponde, già nella terminologia logica di Boezio, all'ἀπόϕασις della logica aristotelica, [...] il giudizio che connette il soggetto e il predicato con la sintesi negativa del "non essere". La "negazione" aristotelica rivaluta così quella predicazione del "non essere", di cui l'eleatismo scorgeva soltanto il carattere contraddittorio e che ...
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Scrittore e filosofo (n. Siviglia 1526 - m. 1560); studiò ad Alcalá e a Lovanio. Il tentativo di conciliare la filosofia platonica con quella aristotelica, che caratterizza tutta la sua opera, trova la [...] migliore espressione nei cinque libri De naturae philosophia seu de Platonis et Aristotelis consensione (1554). Tra gli altri suoi scritti meritano di essere ricordati un Ethices philosophiae compendium ...
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Francescano inglese (m. 1260), magister a Oxford (1253); scrisse una Metaphysica (1250-60, in 6 libri, ancora inedita), importante documento degli studî sulla filosofia aristotelica e arabo-giudaica cui [...] si dedicava la scuola francescano-agostiniana di Oxford ...
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Logica. - Nella logica aristotelica, e in quella scolastica che se ne venne sviluppando, la conversione (gr. αντιστροϕή, lat. conversio) è il procedimento mediante il quale, dato un giudizio, se ne ottiene [...] un altro ponendo il soggetto al posto del predicato e il predicato al posto del soggetto. Leggi della conversione sono quelle determinanti le variazioni che, in tale passaggio, deve subire la qualità (affermativa ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...