BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] letterature latina e greca e della filosofia classica. Questi studi saranno alla base delle sue traduzioni italiane di Aristotele (Retorica, 1545; Politica, 1547; Fisica, 1551; Della generazione e corruzione dei corpi, 1552; Del cielo e del mondo ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] opposti della viltà e della temerarietà, ed eguale discorso si può fare per tutte le altre virtù.
Virtù etiche e dianoetiche
Aristotele distingue tra due tipi diversi di virtù che rimandano alle due parti dell’anima: quella priva di ragione e quella ...
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Filosofo e scienziato (Ilchester, Somersetshire, 1214 circa - forse Oxford dopo il 1292), detto talora per la sua vasta cultura Doctor mirabilis. Agostiniano, fu animato dal gusto per l'osservazione della [...] qui la polemica di B. contro i "peccati della teologia" contemporanea, individuati anzitutto nel prevalere della filosofia aristotelica nella teologia e nell'abbandono della Bibbia, sostituita dal testo delle Sentenze. Ma connessa a questo aspetto va ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] e, sullo sfondo, Vico. Parlarle di una comprensione dei processi storici in termini di scienza o di una logica che adoperi Aristotele contro Hegel è come recarle offesa. Di più, proprio in quegli anni, tra il 1948 e il 1951, si viene compiendo ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] forma. Tutti gli esseri viventi sono il risultato dell'unione di una materia con una forma, cioè del corpo con l'anima. Scrive Aristotele nella Metafisica (7, 11, 1037): "È evidente che l'anima è sostanza prima, che il corpo è materia, e che l'uomo o ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] .
Un punto alquanto delicato riguarda l'esistenza dei demoni e il loro eventuale ruolo negli eventi prodigiosi. Se la filosofia aristotelica non li ammette, e se Cardano, al pari e in modo anche più esplicito di Pomponazzi, è del tutto consapevole ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Esperimenti sul vuoto
A.R. Capoccia
Esperimenti sul vuoto
Le scoperte seicentesche relative alla pesantezza dell’aria, alla pressione atmosferica [...] o eterea, e nei Principia di Descartes il vuoto barometrico è spiegato come una rarefazione dell’aria. Per gli aristotelici, il vuoto era apparente ed era prodotto da aria infiltrata proveniente dal fondo del tubo che riempiva lo spazio abbandonato ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] a Napoli, nel periodo 1239-1244. Con ogni probabilità, fu lui a introdurre per primo l’Aquinate allo studio di Aristotele, e forse anche ai commenti di Avicenna e Averroè. Di conseguenza, Tommaso poté orientarsi a un approccio più naturalistico alla ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] chimici con il moto e la combinazione delle particelle costituenti la materia e trasformava i quattro elementi aristotelici in strumenti, o agenti meccanici, della produzione e della trasmissione dei moti corpuscolari. Stahl aveva contrastato gli ...
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FERRARI (de Ferrariis), Teofilo (Theophilus Cremonensis, Teofilo da Cremona)
Maria Muccillo
Nacque a Cremona, come si desume dagli explicit delle sue opere in cui si denomina "frater Theophilus Cremonensis" [...] nel De admirandis in natura auditis. In tale modo si comprende perché il F. godette di una certa fama di aristotelico e tomista, legata, come sembra, proprio all'opera di divulgatore ed editore degli scritti dei due filosofi.
Null'altro sappiamo ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...