Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] sapere. Ciò non toglie che il concetto zabarelliano della methodus sia pur sempre connesso a un'esegesi dei testi di Aristotele risalente a Simplicio, ad Alessandro di Afrodisia e a taluni commentatori arabi, in primo luogo Averroè.
In ogni caso, non ...
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Scienziato, filosofo e teologo (Tolosa 1601 - ivi 1676), dell'ordine dei Minimi; insegnò filosofia e teologia nel collegio di Trinità dei Monti a Roma dal 1636 al 1650 circa; nel 1660 si stabilì definitivamente [...] a Tolosa. Contro l'astrattismo della fisica aristotelica del suo tempo, si richiamò all'esperienza per l'elaborazione di un sistema filosofico enciclopedico su basi sensistico-empiristiche. Alla luce di esso esaminò questioni teologiche e ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] per la quale nelle Idee si ha una coincidenza di verità, realtà e sommo bene, ha qui le sue basi. Quanto ad Aristotele, egli negava una sussistenza separata tanto agli enti matematici quanto alle forme, ma orientava la propria teoria verso l'apodissi ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] 'altro contesto, in un frammento arabo del commento di Filopono alla Fisica: l'argomento appare in Filopono in relazione all'idea di Aristotele per cui se una realtà A può essere più grande o più piccola di una realtà B, essa può esserle anche uguale ...
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Filosofo (Windsor, Antaris, 1867 - New York 1940). Insegnò all'univ. del Minnesota (1894-1902) e alla Columbia University (1902-37), esercitando notevole influenza. Formatosi come neokantiano, divenne [...] il difensore, nell'ambito della filosofia statunitense, di una forma di realismo vicino alle suggestioni della riflessione aristotelica (per es., unità di logica e ontologia). Opere principali: The purpose of history (1916); The realm of ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] affettivo e, spesso, orientata attorno a un tema fisso.
Filosofia
Nella psicologia aristotelica l’i. è la facoltà di produrre immagini sensibili (ϕαντάσματα): connessa ai sensi ma non limitata o condizionata da essi, distinta dall’intelletto e dall’ ...
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Moto violento di cosa o persona che si spinge contro un oggetto con tutta la sua forza.
Con il termine impetus, il cui uso si afferma con chiarezza nei primi decenni del 14° sec., si indicava la causa [...] questa fa proseguire il moto del corpo fino all’estinzione della vis. Nella corrente occamista si rifiuta la spiegazione aristotelica per sostenere invece che chi lancia il proiettile imprime a esso (non all’aria circostante) una parte della propria ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] o nell'anima (o, nel caso di Hobbes, nel cervello o nel cuore). Anche in questo caso, rispetto alla nozione aristotelica secondo la quale le facoltà sensibili erano separate e distinte da quelle intellettuali, le opinioni si divisero. Per Descartes e ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale [...] al meno generale, si ha il r. deduttivo, che ha trovato la sua più compiuta trattazione nella sillogistica aristotelica (➔ sillogistica); se la direzione è inversa, si ha il r. induttivo (➔ induzione). Dato però il maggior rigore logico della ...
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Filosofo e teologo portoghese (Cortiçada, Coimbra, 1528 - Lisbona 1599). Gesuita, insegnò filosofia all'univ. di Coimbra (1555-1561), acquistandosi tanta fama da essere detto l'"Aristotele portoghese". [...] sino alla fine del sec. 17º, fu tra i principali promotori e collaboratori del vasto commentario alla filosofia aristotelica noto come Cursus Conimbricensis, che nella seconda metà del sec. 16º continuò nella penisola iberica la restaurazione della ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...