Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] base di tutto l'edificio del sapere medico; 3) l'impiego di solidi metodi dimostrativi, secondo il modello aristotelico ed euclideo. Una medicina così ricostruita potrà attingere alla piena dignità epistemologica di un sapere naturalistico e, nella ...
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Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] di un'altra parola, la 'biologia' cartesiana, il principio della vita è il calore e non l'anima, come nel caso di Aristotele, ma in un modo che ha perduto qualsiasi specificità in rapporto alla non-vita, poiché il fuoco cardiaco è della stessa natura ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] della natura, che rappresenta un indirizzo nuovo.
La classificazione adottata dall'A. è indubbiamente meno felice di quella aristotelica, ch'era stata recentemente rimessa in onore da E. Wotton. Le suddivisioni degli uccelli, per esempio, sono basate ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] del G. furono però rivolti verso la natura delle comete e, sulla scia di Montanari, che aveva rifiutato la tesi aristotelica dell'eternità dei corpi celesti, egli sostenne la tesi cartesiana nella De cometarum natura et ortu epistolica dissertatio ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] con i fautori delle nuove tendenze, in polemica con le vecchie scuole e, in particolare, con la tradizione galenica e aristotelica. Fu principalmente medico ed esercitò intensamente e con successo la sua professione per tutta la vita, ma, sulle orme ...
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ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] anche di valide conferme empiriche spingono il medico piemontese a preferire una concezione più direttamente ispirata ad Aristotele, le cui opere biologiche venivano sempre più diffondendosi dall'inizio dei secolo sedicesimo. Egli sostituisce così ai ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una [...] ; Empedocle poneva il fuoco tra i quattro principi immutabili (elementi) dai quali si è costituita la materia; Aristotele, accanto ai quattro elementi empedoclei, poneva la quintessenza, che avrebbe svolto un ruolo rilevante nell’interpretazione di ...
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CORTE (Curtius), Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano nel 1666 da una famiglia di antica nobiltà. Del padre, Carlo, si sa solo che fu cassiere della Cassa di redenzione di Milano e che ebbe, [...] per opporsi alla tesi secondo cui il feto va considerato formato solo dopo il quarantesimo giorno, affermazione di origine aristotelica dovuta per lui alla scarsa esperienza nell'esame anatomico del feto. A conferma di ciò cita, oltre alla Bibbia ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] della possibilità di un sapere inconscio cui essa dà luogo. Alla sua soluzione sono legate sia la concezione platonica sia quella aristotelica.
In Platone la m. (μνήμη) è una sorta di serbatoio delle conoscenze, in cui l’anima accoglie e ritiene le ...
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DELLA TORRE, Giacomo (Iacobus a Turre, de la Turre, Dalla Torre, de Forlivio, Forliviensis, Foroliviensis, Ferolivias)
Augusto De Ferrari
Nacque a Forlì tra il 1360 e il 1362 da Pietro, "artium et medicinae [...] chiesa degli eremitani di Padova recava la scritta "obiit a. D. 1413 die XII februarii" e definiva il D. nuovo Aristotele e nuovo Ippocrate, ma venne lesionata quando, nel 1746, il monumento fu distrutto.
Fonti e Bibl.: I.Berengario da Carpi, Carpi ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...