La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] Magno, di cui fu discepolo dal 1245 al 1252, prima a Parigi e poi a Colonia. Mentre Alberto scriveva le parafrasi ai testi aristotelici, Tommaso insegnava a Parigi (dal 1256 al 1259, e di nuovo dal 1269 al 1272); tra un periodo e l'altro insegnò in ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] del quale è certo abbia seguito le lezioni sul De divinis nominibus dello pseudoDionigi e sull'Etica a Nicomaco di Aristotele, perché se ne sono conservati gli appunti - e, in qualità di baccelliere biblico di Alberto, dare inizio al suo insegnamento ...
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Scrittore siriaco giacobita del 12º sec. (m. 1171). Teologo e commentatore dell'Antico e Nuovo Testamento, compose trattati contro gli eretici, polemizzò con gli Ebrei e i musulmani e lasciò epistole, [...] omelie e trattati liturgici. Commentò la logica aristotelica. ...
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Filosofo e teologo scotista (seconda metà sec. 15º), rettore dell'univ. di Parigi (1490). Tra i primi grandi commentatori di Duns Scoto, esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista [...] sec. 15º. Scrisse un compendio di logica aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), che fu varie volte ristampato, una Expositio in Summulas Petri Hispani e commentarî a opere di Aristotele e di Duns Scoto, alle Sentenze di ...
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Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto; addottoratosi a Padova (1565), insegnò filosofia e teologia negli istituti della [...] congregazione. Frutto di questo insegnamento è l'opera, aristotelica per dottrina e metodo, De cognitione hominis, quae naturali lumine haberi potest (1586). Nel 1590 fu chiamato da Alfonso II d'Este alla cattedra di filosofia morale nello studio di ...
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ANSELMO da Besate
Cinzio Violante
Nacque probabilmente a Besate (località sulla riva sinistra del Ticino, fra Milano e Pavia), che gli diede la denominazione, mentre l'appellativo di "peripatetico", [...] che gli fruttò aspre critiche da parte di Pier Damian. Tra le fonti di A. vanno annoverate le Categorie di Aristotele, Porfirio (Isagoge), Boezio, Fulberto di Chartres, Gerberto di Aurillac.
Dopo un diploma del 16 sett. 1050, emanato in Goslar, non ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] a causa dei suoi perfidi intrighi. La nota di B. Adversus Plethonem de substantia fu all'origine di una discussione tra aristotelici e platonici della sua cerchia. Questa si trasformò in una disputa a cui B. pose fine con autorità nel 1462. La ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] di Averroè ed è all'origine sia degli errori di P. Pomponazzi sia, ancor più, di B. Spinoza. La fortuna della filosofia aristotelica, d'altro canto, era nata, secondo il G., dalla crisi della cultura nel Medio Evo e ora era in declino proprio per l ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] il Medioevo latino da Boezio in poi ha conosciuto l'Isagoge di Porfirio e le Categorie e il De interpretatione di Aristotele ‒ continuava a essere usato il quarto trattato dell'opera di Marziano (De arte dialectica), che circolava anche autonomo dal ...
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Si dice di ciò che non è comune a tutti o all’intero, ma si riferisce solo a una parte della totalità o dell’intero, è proprio del singolo o di un certo numero di individui, di oggetti, di casi.
Filosofia
Nel [...] è direttamente contrapposto a universale. La distinzione del p. dall’universale si riferisce alla dottrina aristotelica del giudizio e del sillogismo. Per Aristotele, universale è il giudizio in cui il predicato è posto in relazione, affermativa o ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...