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Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] si muovono, costituendo il v. la condizione di possibilità dell’esplicarsi del moto atomico (framm. 67 A 1 Diels-Kranz). Aristotele confuta le posizioni degli atomisti nella discussione svolta nella Fisica (IV, 6-9), sostenendo nei capp. 7 e 8 che ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] interiore della coscienza di fronte a un reale fattole estraneo. La virtù per lo stoico non è più infatti un abito come per Aristotele, ma una disposizione interna dell'animo, costante e conforme a sé stesso in tutti i momenti della vita, che c'è o ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] di realtà e d'idealità che nell'arte trovavano la loro sintesi. Ma, per ciò stesso, si può considerare la formulazione aristotelica come la più alta a cui sia giunta tutta l'estetica antica, appunto in quanto coglie nella forma più netta i termini ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] , il cui testo in alcune parti si avvicina a quello di Abū Bishr Mattà. Il testo della traduzione gherardiana è in Aristotele, Analytica posteriora, a cura di L. Minio Paluello - B.G. Dod, Leiden 1968, pp. 187-282 (Aristoteles Latinus, IV, 3). Degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ordini religiosi e scienza
Federica Favino
Lo studio della scienza negli ordini religiosi in età moderna è stato a lungo trascurato. La storiografia di matrice illuminista e positivista, che ha contribuito [...] universalis (1659) in cui si perseguiva espressamente un programma di conciliazione tra la dottrina di Democrito, la filosofia aristotelico-tomistica e quella cristiana. Il magistero di Cosmi aveva a sua volta istruito a Venezia una generazione di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] è che il Peripato, pur presentando diversi elementi di continuità con l’Accademia (come è d’altronde logico aspettarsi dal momento che Aristotele vi ha trascorso ben 20 anni), è una scuola distinta da quella di Platone, sia per la sede didattica, sia ...
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GIACOMO Veneto (da Venezia)
Alessandro Ottaviani
Gli unici elementi utili per delineare la biografia di G. sono presenti in un esiguo gruppo di testimonianze, tutte riferite ad attività svolte negli [...] the dissemination of Greek learning from Byzantium to Western Europe, Cambridge, MA, 1962, p. 17; L. Minio Paluello, G. e l'aristotelismo latino, in Venezia fra tardo Medioevo e Rinascimento, a cura di A. Pertusi, Firenze 1966, pp. 53-74; A. Pertusi ...
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GABIANI, Vincenzo
Elena Del Gallo
Le notizie sul G. "gentilhuomo et academico bresciano", documentato intorno alla metà del sec. XVI sono molto scarse. Le fonti non riportano le date di nascita e di [...] .
Il G. osserva fedelmente le regole prescritte: la divisione della commedia in cinque atti, il rispetto delle unità aristoteliche, la scelta della città come luogo scenico privilegiato.
La commedia, inoltre, segue uno schema fisso, codificato a ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] cosmica, ad essa inseparabilmente connaturato così come la forma è legata alla materia nella realtà individuale teorizzata da Aristotele. Principio supremo del mondo, esso è la divinità medesima, la quale non è dunque trascendente ma bensì immanente ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] attraverso due percorsi principali: il primo aveva origine dal Libro III della Fisica e dal Libro I del De caelo di Aristotele, nei quali si analizzano i concetti di infinito e di continuità; il secondo dalle discussioni sull'eternità del mondo. Dato ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...