Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] Dio e il Signore); e l'attività creatrice di Dio diventa il Figlio - Verbo o Logos - che, riunendo i caratteri del Dio platonico, aristotelico e stoico, è idea delle idee e modello ideale del mondo; e le idee, che il Verbo ha in sé, diventano potenze ...
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VARGAS MACHUCA, Francesco
Marco Nicola Miletti
– Nacque a Teramo, quartogenito di cinque figli, il 26 settembre 1699 da Tommaso (1° giugno 1669-20 gennaio 1755), allora preside della locale Udienza, [...] alla Royal Society) Vargas, fissando coordinate alle quali sarebbe rimasto coerente, da un lato prendeva le distanze dalle «Aristoteliche ciance» scolastiche, dall’altro assicurava d’aver voluto difendere la «causa di Dio» contro gli «empj».
Si ...
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SGRICCI, Tommaso
Paola Ciarlantini
SGRICCI, Tommaso. – Nacque a Castiglion Fiorentino, presso Arezzo, il 31 ottobre 1789 da Jacopo, medico condotto in paese dal 7 marzo di quell’anno, di famiglia aretina [...] movenze e inflessioni, escogitava velocemente il disegno della struttura drammatica che andava sviluppando (sempre rispettosa delle unità aristoteliche) e ne predisponeva il discorso: il risultato, pur in assenza di qualsiasi ausilio scenico, era ...
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BARIANI, Nicolò
Maura Piccialuti
Figlio di Giovanni, nacque a Piacenza intorno alla metà del sec. XV. Entrato nell'Orcúne degli agostiniani eremiti, si addottorò in filosofia, teologia e diritto canonico. [...] il minorita Bernardino de'Busti nell'operettadefensorium montis pietatis, Mediolani 1497- Per il B., che si rifà alle concezioni aristoteliche, il denaro altro non è che un mezzo di scambio e quindi per sua natura non può produrre frutti. Nel ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] dimostra, da parte del poeta fiorentino, uno spiccato interesse per l'elaborazione dell'ideale etico secondo la formulazione dell'aristotelismo dei radicali, cui in buona sostanza, come si è visto, è lecito ascrivere la Quaestio, è vero anche che ...
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separato
Domenico Consoli
Participio passato di uso tecnico, dal latino separatus-um che nel linguaggio scolastico traduceva il termine greco χωρισϑὸς, ricorrente in Aristotele, nel significato di " [...] per se existens, et ab idea fiebat generatio, prout ab ipsa forma separata participatur forma in materia "), dottrina sottoposta a critica da Aristotele (cfr. Metaph. I 9, 990 a 34 ss., VII 16, 1040 b 27 ss., e il commento di Tommaso a quest'ultimo ...
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Palmieri, Matteo
Michele Messina
Poeta e storico (Firenze 1406 - ivi 1475), celebrato da Alamanno Rinuccini quale tipico esempio di perfetto equilibrio fra virtù attiva e contemplativa. Ebbe vivo e [...] la loro battaglia e scelgano se seguire la via del bene o quella del male.
Sebbene il P. segua le teorie neoplatoniche, aristoteliche e anche pitagoriche, palese è l'influsso dantesco. Come per D., anche per il P. l'azione virtuosa è quella rivolta ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] linguistica di Dante che la fa derivare dal verbo latino «auieo» o da «autentin») «atto degno di fede e d'obedienza»; e certo Aristotele ne è degnissimo, giacché è il «maestro e l'artefice» che indica il vero fine dell'uomo, il «maestro e duca de la ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] alle diverse specie animali e ciò che è peculiare a ciascuna di esse; per questo argomento sono indicati tanto i testi aristotelici di scienza naturale quanto il De anima. Riguardo a quest'ultima opera, non deve meravigliare il fatto che a Toledo non ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] e poetò in italiano e latino. Secondo il Verri la filosofia insegnata in S. Alessandro era un misto di "opinioni aristoteliche e immaginazioni cartesiane" e la penetrazione delle fisiche del Seicento non si estendeva a quella newtoniana. Ma dal 1744 ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...