SEGNI, Agnolo
Pietro Giulio Riga
– Nacque a Firenze nel 1522 da genitori appartenenti a un ramo del nobile casato fiorentino dei Segni; il padre fu Giuliano Segni e la madre Piera Masi.
Sebbene non [...] fiorentino si segnala che il 30 novembre 1550 tenne una lezione sul canto XIX del Paradiso dantesco e sul concetto aristotelico di intelligenza (Croce, 1945, 1958, p. 112).
Il frutto maggiore del suo iter accademico è rappresentato da sei lezioni ...
Leggi Tutto
FERRARI (de Ferrariis), Teofilo (Theophilus Cremonensis, Teofilo da Cremona)
Maria Muccillo
Nacque a Cremona, come si desume dagli explicit delle sue opere in cui si denomina "frater Theophilus Cremonensis" [...] nel De admirandis in natura auditis. In tale modo si comprende perché il F. godette di una certa fama di aristotelico e tomista, legata, come sembra, proprio all'opera di divulgatore ed editore degli scritti dei due filosofi.
Null'altro sappiamo ...
Leggi Tutto
ARGIROPULO, Isacco
**
Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] l'A. passò dalla basilica Vaticana a quella Liberiana (S. Maria Maggiore) e nel 1507 curò la nuova stampa veneziana delle traduzioni aristoteliche del padre, di cui fece offerta a Giovanni de' Medici.
Il Pirro riferisce che l'A. è ricordato da Paolo ...
Leggi Tutto
CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] sostiene che pure la tragedia italiana doveva rispondere ai caratteri dell'età presente e abbandonare, quando necessario, le formali unità aristoteliche. La Ifigenia in Tauri, tragedia di tipo classico riformato che stampò nel 1744 a Venezia e che fu ...
Leggi Tutto
CASTELLI, Benedetto (al secolo, Antonio)
Augusto De Ferrari
Appartenente ad un ramo bresciano della nobile famiglia Castelli, nacque a Brescia o in un comune limitrofo (Trenzano o Botticino Sera, dove [...] Delle cose che stanno in su l’acqua o che in quella si muovono, Firenze 1612, Scritto contro le teorie aristoteliche sul galleggiamento dei solidi in ragione della loro figura.
A sostenere la tesi galileiana sulla maggiore o minore gravità dei corpi ...
Leggi Tutto
PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] . Ambrogio, s. Basilio e altri esponenti della patristica), considerate in modo unitario, sia a quelle filosofiche, platoniche e aristoteliche, che sarebbero gli strumenti concettuali di tutta la sua vita.
Nel 1954 Petrocchi identificò nel ms. XIII.C ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Pietro
Silvana Vecchio
Nacque, forse a Bergamo, tra il 1200 e il 1201.
Della sua lunga vita pochi sono i dati biografici che possono essere ricostruiti con certezza. Spesso confuso con [...] 'oro e al crogiolo dei metalli; la seconda propone una classificazione delle scienze sulla base di elementi tratti da Agostino, Aristotele e Ugo di S. Vittore e sviluppa un sistema di allegorie dei singoli libri della Bibbia in relazione alla figura ...
Leggi Tutto
DA MONTE, Conte (Conti, Pigatti, Montano, Montano Vicentino)
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1520 a Mason (Vicenza) da Francesco Pigatti, di condizione borghese, e da una nobildonna della famiglia [...] le institutiones fisiologiche e patologiche galeniane dalla tendenza degli interpreti moderni a contaminarle con dottrine aristoteliche e ad emendarle alla luce delle nuove esperienze mediche. Suoi obbiettivi polemici furono soprattutto Jean ...
Leggi Tutto
JAVELLI, Giovanni Crisostomo (Canapicius, Crisostomo da Casale)
Dagmar Von Wille
Nacque nel 1470 (o 1472) nel Canavese, forse nel paese di San Giorgio (oggi San Giorgio Canavese).
Entrò nell'Ordine dei [...] le sue lezioni propedeutiche, molto apprezzate dai contemporanei (tra cui l'umanista M. Nizolio), di logica e filosofia aristotelica, che in maniera concisa seguono per lo più il magistero tomistico, mostrandosi però informate delle recenti tendenze ...
Leggi Tutto
GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] casistica volta a confermare l'uso dell'opinione probabile della quale il G. rintraccia i precedenti nelle opere aristoteliche e, in maggior misura, nella tradizione patristica. Nella rielaborazione teorica delle idee del probabilismo (pp. 227-234 ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...