Filosofante
Participio presente del verbo ‛ filosofare ', usato come aggettivo in Cv IV II 18 l 'anima filosofante non solamente contempla essa veritade, ma ancora contempla lo suo contemplare medesimo [...] musulmani, con esclusione dei padri della chiesa e dei pensatori cristiani (li religiosi), quei filosofi ‛ minori ' cioè, di solito aristotelici, con i quali D. entrò in contatto durante la sua giovinezza (cfr. S. Vanni Rovighi, Le " disputazioni de ...
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Erudito, filosofo e fisico francese (Champtercier, Provenza, 1592 - Parigi 1655). Prof. di filosofia a Aix-en-Provence (1616-22), poi prevosto della cattedrale di Digne, dal 1645 prof. di matematica al [...] alla Notitia Ecclesiae Diniensis, alle vite di Peiresc, di N. Copernico, di T. Brahe), in polemiche filosofiche (contro gli aristotelici, contro R. Fludd, Herbert di Cherbury e R. Cartesio), egli è tra i massimi rappresentanti della nuova scienza e ...
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colto (culto; agg.)
Andrea Mariani
Latinismo, participio del verbo colere, " coltivare ", che compare in funzione di attributo in due luoghi della Commedia, e in funzione verbale in un luogo del Convivio [...] La metafora, che compare in tutta l'ultima parte del capitolo XXI, ha come lontane origini sia il Vangelo che i testi aristotelici.
Per quanto riguarda le due occorrenze della Commedia, c'è da notare anzitutto che il vocabolo è in rima in entrambi i ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] dell'uomo e dello stato, che è la vita eterna, lo stato è in questo subordinato alla Chiesa.▭ La ripresa dell'aristotelismo da parte di T. non si limita all'ambito della filosofia naturale e della metafisica: essa ispira anche il metodo teologico e ...
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LETTERARI, GENERI.
Mario Domenichelli
– La poesia. La scrittura drammaturgica. Il romanzo. Bibliografia
Nel nuovo millennio non ha più senso affrontare la questione dei g. l. da un punto di vista meramente [...] , divenuti ‘scritture di genere’ nella cultura di massa, ne occupano lo spazio più rilevante.
La poesia. – Dei generi aristotelici, tragedia, commedia, epos e lirica, quello meno mutato, ai tempi del postmoderno è la poesia lirica. Nel Novecento si ...
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Divenuto cittadino ateniese fu stratega sfortunato di una spedizione a Delo, durante la guerra mitridatica. Morì verso l'84 a. C. È noto particolarmente per i suoi interessi culturali e soprattutto per [...] ". Tale passione lo portò, sempre secondo il racconto di Strabone (XIII, 609), ad acquistare in Skepsis i manoscritti di Aristotele e di Teofrasto, passati in proprietà di Neleo e da questo ai suoi eredi: manoscritti che in tal modo - malgrado ...
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Nacque a Costantinopoli verso il 1410; morì a Roma tra il 1491 e il 1492, come hanno accertato lo Zippel e il Lambros. Nel 1439 fu in Italia per partecipare al concilio di Firenze e in quell'occasione [...] d'archéologie et d'histoire de l'École Française de Rome, XXXIX (1921), pp. 153-63; C. Frati, Le traduzioni aristoteliche di G. Argiropulo, in La Bibliofilia, XIX (1917); K. Müllner, Reden und Briefe italienischer Humanisten, Vienna 1899, pp. 3-56 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] il convento dell’Ara Coeli di Roma, il 5 ottobre 1314 (Hamelin 1962, pp. 7-12; Manselli 1969).
L’usura, Aristotele e la tradizione cristiana
Sulla riflessione economica di Alessandro di Alessandria sono stati dati in passato giudizi molto divergenti ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] galleggiamento fosse dovuta alla densità relativa tra i corpi e il liquido in cui erano immersi, mentre i suoi oppositori aristotelici sostenevano, al contrario, che questa era data dalla forma dei corpi. Nel maggio del 1612, G. pubblicò il Discorso ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] e "cose": fra verba e res (cf. anche Epistolae, s.d. VIII). Nega cioè che vi possano esser concetti buoni espressi male. "Aristotele e Platone, di cui seguiamo scuola e dottrine, furono grandi scrittori, tanto che non v'è una prosa più soave, più ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...