Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] d’Aquino, la conoscenza umana comincia con l’esperienza sensibile, attività non dell’anima sola ma di tutto l’uomo, inteso aristotelicamente come sinolo di anima e corpo. Poiché non vi è nulla nella mente che non sia passato attraverso i sensi è ...
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diffinizione (alcuni editori leggono, in certi casi, definizione)
Andrea Mariani
Appare solo nel Convivio, e ha sempre valore di termine tecnico, chiaramente legato all'uso aristotelico scolastico per [...] differenza specifica, coincidente con l'essenza o forma] ").
In III XI 1 D. dà la definizione del termine rifacendosi ad Aristotele, il quale nel quarto de la Metafisica afferma che la diffinizione è quella ragione che 'l nome significa, parole che ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] . Questo significa che può essere predicata di un soggetto, ma che non è un soggetto a sé stante, cioè una sostanza. Aristotele (Etica Nicomachea,VI) distingue l’a. umana in ποιήσις (la produzione di oggetti, propria delle arti e di cui si occupano ...
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Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza [...] come conoscenza delle cause o forme, e negando validità alla dialettica come strumento di progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sostanza e il dogma dell¿Eucaristia
A.R. Capoccia
La sostanza e il dogma dell’Eucaristia
La concezione ilemorfica aristotelico-tomistica considera [...] cartesiana della materia, opposte all’ilemorfismo, avevano da un punto di vista teorico delegittimato le idee di matrice aristotelico-scolastica di ‘forma sostanziale’ e di ‘accidente reale’. Il concetto di corpo naturale costituito da una materia ...
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Filosofo peripatetico (sec. 2º d. C.), maestro di Alessandro di Afrodisiade. Commentatore di varî scritti aristotelici, è noto soprattutto per avere attribuito il movimento del cielo non all'aristotelico [...] Primo Motore, ma alla platonica "anima del mondo" ...
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MONTECATINI, Antonio
Margherita Palumbo
MONTECATINI, Antonio. – Nacque a Ferrara nel 1537 da Baldassare, di famiglia nobile di origine toscana; è ignoto il nome della madre.
Allievo dell’aristotelico [...] Id., Ferrara e la corte estense nella seconda metà del sec. XVI, Città di Castello 1903, pp. XLIV s.; B. Nardi, Saggi sull’aristotelismo padovano, Firenze 1958, ad ind.; A. Gasparini, Cesare d’Este e Clemente VIII, Modena 1959, pp. 37, 133, 141 s.; E ...
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sensato
Lucia Onder
Aggettivo neutro sostantivato che indica il " sentito ", cioè " ciò che è percepito dai sensi ". Il termine è volgarizzazione del latino sensatum che traduceva il corrispondente [...] An. III 8, 431b 20-23, dov'è in opposto al νοητόν - intellectum, che è proprio della facoltà intellettuale). Per Aristotele il s. designa il contenuto sensibile della sensazione, dal quale solo l'intelletto può trarre le forme della conoscenza, cioè ...
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triangolo (triangulo)
Il termine ricorre in D. nel senso proprio di " figura che ha tre angoli ", sia nella forma volgare (apocopata in poesia) che in quella latina.
In Cv IV VII 14, parafrasando un luogo [...] pentangulo... sta sopra lo quadrangulo: e così la sensitiva sta sopra la vegetativa, e la intellettiva sta sopra la sensitiva.
Il passo di Aristotele a cui D. rimanda è quello di An. II 3, 414b 28-32 " Similiter autem se habet ei quod de figuris est ...
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Filosofo neoscolastico belga (Anversa 1882 - Lovanio 1966); fu a lungo prof. all'univ. di Lovanio. Studioso di Aristotele, ha pubblicato numerosi contributi riguardanti la formazione degli scritti e l'evoluzione [...] l'edizione di una traduzione medievale (translatio vaticana) della Physica (1957) per l'Aristoteles latinus. Si è occupato inoltre dei commenti di s. Tommaso ad Aristotele sottolineando in essi l'influenza della tradizione dei commentatori greci. ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...