Teologo e canonista (F. Sáenz de A., più noto come Aguirre; Logroño 1630 - Roma 1699); benedettino (1645), predicatore, professore e abate (di San Vincenzo) a Salamanca, segretario del Sant'Offizio, cardinale [...] (1686); fu uno dei giudici del Molinos. In filosofia fu aristotelico e tomista, ma in teologia cercò di rimettere in onore s. Anselmo; difese l'autorità pontificia contro la Dichiarazione del clero gallicano (Defensio cathedrae Sancti Petri adversus ...
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temperanza
Philippe Delhaye
I passi, non numerosi, nei quali D. tratta della t. come virtù presentano un triplice valore del termine: la t. come virtù cardinale, la t. come disposizione necessaria alla [...] ne le cose che conservano la nostra vita (per Larghezza e Temperanza e l'altre nate, cfr. Rime CIV 63).
Conformemente alla teoria aristotelica per cui la virtù morale è un medio tra un eccesso e un difetto, D. ritiene anche la t., al pari delle altre ...
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– I film come illustrazioni di concetti. Ontologia del cinema. Cinema e filosofia come pratiche creative. Immagini ed esperienza. Bibliografia
Se il 21° sec. si è aperto con il riconoscimento, emerso da [...] cinema, 2006; ma cfr. anche il volume di Julio Cabrera, Cine: 100 años de filosofia, 1999, trad. it. Da Aristotele a Spielberg.Capire la filosofia attraverso i film, 2000). Tuttavia, a volte questo orientamento corre il rischio di divenire riduttivo ...
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consistente
Lucia Onder
. Participio presente di ‛ consistere ', s'incontra in due luoghi del Convivio (IV XVII 7 e XX 1), dove D. definisce la virtù come abito elettivo consistente [" che ha il suo [...] essere "] nel mezzo, con una formula di stampo aristotelico (Arist. Eth. nic. II 6 " Est... virtus habitus electivus in medietate existens "). L'espressione ricorre anche nei proverbi e sentenze medievali dove existere è già sostituito dal verbo ‛ ...
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umanitade
Domenico Consoli
Solo in Cv III XI 14 fine de l'amistade vera è la buona dilezione, che procede dal convivere secondo l'umanitade propriamente, cioè secondo ragione, sì come pare sentire Aristotile [...] nel nono de l'Etica.
Il passo aristotelico qui richiamato è il seguente: " Consentire igitur oportet amicum, quoniam est: hoc autem utique fiet in convivere et communicare sermonibus et mente. Sic enim utique videbitur convivere in hominibus dici, et ...
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razionale
Marta Cristiani
Definisce prima di tutto, in D., la parte più elevata dell'anima, perfettissima di tutte l'altre (Cv III Il 14), che riassume in sé e perfeziona l'anima vegetativa e sensitiva, [...] in Cv IV XXII 10, che prende l'avvio da una discussione sul significato del termine ‛ animo ' (in un testo aristotelico, infatti [Polit. VII 12], viene identificato con l'appetito sensitivo: " animus enim et voluntas, adhuc autem et concupiscentia et ...
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Stupanus, Johannes Nicolaus
Carlos Gilly
Nato a Chiavenna nel 1542 e morto a Basilea nel 1621, S. (Stuppa, Stopani) si laureò a Basilea in arti e poi in medicina. All’Università occupò successivamente [...] le cattedre di logica (1571), di Organon aristotelico (1575) e, infine, di medicina teorica (1588), che mantenne per oltre trent’anni.
In contrasto con le sue posizioni accademiche, generalmente conservatrici, S. vide in M. un genio ineguagliabile, ...
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Alessandro di Afrodisiade
di Afrodisiade Filosofo (2° - 3° sec. d.C.). Insegnò la dottrina aristotelica ad Atene fra il 198 e il 211 d.C.; i suoi scritti originali a noi pervenuti sono Sul fato (in [...] alla Meteorologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica). Benché non si proponga altro compito che quello di chiarire Aristotele e di confermarne le dottrine di fronte alle altre scuole (in primo luogo la stoica), A. ha posto problemi di grande ...
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Storico italiano della filosofia (Torino 1918 - Firenze 1979). Collaboratore delle edizioni Boringhieri (1958-1965), poi della Adelphi, è stato anche professore di storia della filosofia antica all'università [...] di Pisa. È noto soprattutto come traduttore di testi classici della filosofia, quali l'Organon aristotelico (1955) e la Critica della ragion pura di Kant (1957). Ha sistemato il testo originale degli scritti di Nietzsche che ha anche tradotto in ...
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Giurista, economista e medico tedesco, nato a Norden (Ost Friesland) il 9 novembre 1606, morto a Helmstädt il 12 dicembre 1681. Nel 1632 fu nominato professore di filosofia naturale a Helmstädt, ma nel [...] 1037 passò alla facoltà di medicina. Aristotelico per la filosofia, aderì per le scienze alle correnti innovatrici.
A lui si deve per molta parte la diffusione della dottrina di Harvey sulla circolazione del sangue, ed ebbe infatti vasta risonanza ai ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...