COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] parte anche il tema della bellezza muliebre e la raffigurazione di giardini. L'allegoria è di impianto aristotelico-scolastico con una sola esile traccia di neoplatonisino laddove illustra la conoscenza naturale della divinità. Oscura all'inizio ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] , a proposito della connessione delle virtù, pur avendo sotto gli occhi il testo tomista, tiene a rifarsi direttamente alla tesi aristotelica, avanzando qua e là precisazioni personali.
L'opera senz'altro più nota di G. è il già ricordato De regimine ...
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MICHELE Italico
Ugo Criscuolo
MICHELE Italico. – Letterato, fra i maggiori della prima metà del XII secolo, e uomo di chiesa bizantino, di probabile origine italica (da cui l’appellativo), fu vescovo [...] (carica goduta anche da Giovanni Italo e attestata poi sporadicamente, forse solo a titolo onorifico) e «l’aristotelico» Giovanni Xifilino, poi patriarca costantinopolitano (1063-75), al vertice dell’insegnamento giuridico. È forse da ritenere che ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] atomistica della realtà materiale, così consonante con la nuova fisica meccanicista, non era a suo parere contraria alle concezioni aristoteliche e non metteva in causa i dogmi cristiani. Terrarossa non pubblicò mai l’opera da lui promessa su questi ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] avvale di descrizioni particolareggiate dell'oggetto esaminato e di enumerazioni che seguono le prescrizioni dell'Organon aristotelico. Ma dietro tali suddivisioni, che possono apparire speciose, stanno un rigoroso rispetto delle indicazioni fornite ...
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GIULIANI, Alessandro
Angelo Antonio Cervati
Alessandro Nacque a Lecce il 20 sett. 1925 da Adolfo, magistrato, e da Livia Grassi, sorella del guardasigilli che firmò la costituzione della Repubblica [...] G. dimostra come lo studioso greco abbia svolto un ruolo centrale nella diffusione di una nuova lettura di Aristotele che tenesse conto della tradizione retorica ellenistico-bizantina, e sottolinea l'importanza di una visione della dialettica della ...
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FERRO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque il 18 giugno 1509 a Venezia da Nicolò (provveditore a Peschiera, nel 1489-90 e, nel 1496-98, ad Asola nonché membro del Senato, morto, all'incirca, nel 1512) di Girolamo [...] Foscarini (cui succederà, il 25 febbr. 1558, Agostino Valier), senz'altro di lui più idoneo alla richiesta esposizione d'Aristotele, il fatto si pensasse a lui resta sintomatico del credito di cui godeva sul versante culturale, che gli fruttò - per ...
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ROLANDO da Cremona
Riccardo Parmeggiani
ROLANDO da Cremona. – Nacque a Cremona attorno al 1178. Le fonti non restituiscono informazioni circa l’appartenenza familiare.
Si può supporre che, analogamente [...] Apuliae”: storia, arte, cultura, a cura di H. Houben - O. Limone, Galatina 2001, pp. 143-170; A. D’Amato, Il primo aristotelismo a Bologna. R. da Cremona - Bombologno da Bologna, in La Chiesa di Bologna e la cultura europea, Bologna 2002, pp. 63-79 ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] Valletta facevano invero da eco a quanto scriveva D. nel suo Parere: e cioè che non si vuole negare l'autorità di Aristotele, ma si esige che essa sia convalidata e suffragata dall'esperienza.
Sullo stesso piano si manterrà la Risposta del D'Andrea ...
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LANZONI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Faenza il 10 luglio 1862 da Evangelista, di una famiglia di mugnai, e da Teodora Ferniani di Brisighella (al paese di origine egli dedicò [...] poté vederne la realizzazione, avvenuta tre giorni dopo la sua morte.
In campo filosofico il L. riteneva la logica aristotelico-scolastica uno strumento incomparabile per scoprire il vero, e respinse tenacemente le accuse di modernismo che gli furono ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...