BERRÒ (Berro), Ercole Agostino
Valerio Castronovo
Ultimo discendente di una famiglia comitale felsinea, i Berrò da San Domenico, nacque a Bologna nel 1623. Il padre, Gianfrancesco, aveva esercitato [...] deteriori in campo letterario e, in quello del sapere, i luoghi comuni e le concezioni più rigide dell'ortodossia aristotelico-scolastica. Nel trattato sulle Cagioni fisiche degli effetti simpatici, ed antipatici, composto verso il 1670, il cosmo è ...
Leggi Tutto
BALDINI, Bernardino
Paola Zambelli
Nato nel 1515 sul lago Maggiore, a Intra o a Suna (sedi successive della sua famiglia), entro la giurisdizione dei Borromeo, studiò filosofia, medicina e "matematiche" [...] non compare nelle opere posteriori e di cui si ignorano i rapporti col B., e Ludovico Boccadiferro, il celebre aristotelico, ma propenso anche a indagare dottrine platonizzanti, che, dopo aver commentato a Bologna Fisica, Meteora, De anima e Parva ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] " filosofiche costitutive del trattato volgare, Alberto Magno. Domina naturalmente (ed è l'unico a beneficiare di una citazione) Aristotele, ma bene spesso mediato dai Commenti o dalle Summae tomistiche, e san Tommaso appare, sia per numero che per ...
Leggi Tutto
Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] , che pone questa figura retorica (e la scoperta dell’analogia che esprime) al centro dell’esperienza creativa (Cannocchiale aristotelico, 1655): «la Metafora tutti [gli obietti] a stretta li rinzeppa in un vocabulo: e quasi in miraculoso modo ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e ne esce una metafisica dell’uomo che concentra in sé il tutto e si dilata nel tutto. Il mondo aristotelico-tolemaico esplode; la centralità della Terra diventa un assurdo; alla dignità dell’uomo ritrovata nella centralità della mente corrisponde la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] opere di Livio, Giustino, Cicerone, le Deche dell’umanista forlivese Biondo Flavio e il commento all’etica aristotelica dell’umanista fiorentino Donato Acciaiuoli, che riportava le lezioni del celebre umanista Argiropulo).
Ancora più illuminanti sono ...
Leggi Tutto
Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] in un certo senso, l’idea di togliere (Poetica 1457b, 7-15).
In queste quattro maniere di definire la metafora, Aristotele parte dall’idea secondo cui il procedimento riguarda il confronto tra nomi: il significato proprio è tradotto in un significato ...
Leggi Tutto
BONAVENTURA, Federico
Luigi Firpo
Nacque ad Ancona il 24 ag. 1555 da Pietro, di nobile famiglia urbinate già distinta in più rami, e da Leonora Landriani del casato milanese ragguardevole per numerosi [...] urbinate, Torquato Tasso abitò in casa sua. Il suo primo lavoro databile è la versione della parafrasi di Temistio del De anima aristotelico, condotta per i libri II e III negli anni 1582-83 e ripresa nel 1588 per il libro I. Nell'offrirne al ...
Leggi Tutto
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] , in due libri, è un'introduzione alla filosofia di Platone. Il De mundo è un libero rifacimento dello scritto pseudo-aristotelico dello stesso titolo. Fra le opere apocrife si ricordi l'Asclepius, dialogo fra Ermete Trismegisto e Asclepio.
A. è una ...
Leggi Tutto
CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] documentazione, certamente preziosa, di una circolazione problematica diversa nel campo della trattatistica sull'arte poetica rispetto alla linea aristotelica, che però non coinvolge il C. in prima persona, ma ne registra la presenza passiva e ancora ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...