Filosofia
Nella filosofia aristotelico-scolastica determinazione o qualità che non appartiene all’essenza di un oggetto: si distingue in a. casuale, se il suo rapporto con l’oggetto è fortuito, a. per [...] sé, se, pur non appartenendo all’essenza di un oggetto e non rientrando perciò nella sua definizione, deriva però necessariamente da questa. Più genericamente, nella Scolastica, a. indicava una qualità ...
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Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza [...] come conoscenza delle cause o forme, e negando validità alla dialettica come strumento di progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] del cervello con il sistema nervoso sensoriale e motorio. Un caso di irrobustimento teleologico è quello della milza, di cui Aristotele non aveva compreso la funzione emopoietica e depurativa e che quindi non era in grado, a differenza di Galeno, di ...
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MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] G. Della Casa all'Accademia degli Umoristi), il M. iniziò i suoi corsi il 5 nov. 1626 commentando il De meteoris di Aristotele. Tutta la sua attività nei nove anni in cui tenne la cattedra di filosofia fu rivolta ad argomenti scientifici: a Roma la ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] guarderà l’empirismo sei-settecentesco (con J. Locke, D. Hume) sarà di privare di fondamento le dottrine teleologiche dell’aristotelismo medievale.
Il tentativo più compiuto di operare la distinzione tra s. e filosofia è quello di I. Kant. La critica ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Harvey e la circolazione del sangue
Roger French
Harvey e la circolazione del sangue
Se la moderna storiografia si è a lungo interrogata sull'effettiva [...] insegnata sin dall'inizio del XIII sec., in quanto non era stata colpita dalle proibizioni relative all'insegnamento della dottrina di Aristotele, emanate a Parigi nel 1210 e nel 1215. Negli ultimi anni del XVI sec., tuttavia, nel periodo cioè in cui ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] rapporto di continuità con le sue opere precedenti, soprattutto con i Methodi medicinales duae, anche nel metodo, che è sempre aristotelico, e si avvale ampiamente di passi di Ippocrate e di Galeno.
Lo Haller stronca recisamente un'altra opera del C ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Marcello Malpighi
Domenico Bertoloni Meli
Marcello Malpighi
Marcello Malpighi nasce a Crevalcore (Bologna) nel 1628. Tra il 1646 e il 1653 studia all'Università [...] principi e nobili in altre località. A Bologna, l'orientamento filosofico di Malpighi è, per sua stessa ammissione, aristotelico.
Dopo un breve periodo di insegnamento di logica sempre a Bologna, alla fine del 1656 Malpighi ottiene l'insegnamento ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] come mens (res cogitans) ed eliminate conseguentemente l’anima vegetativa e l’anima sensitiva della tradizione aristotelico-scolastica, Descartes forniva, in chiave meccanicistica, una spiegazione delle funzioni vitali e sensomotorie dell’animale. La ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] per i tipi di Matteo Capcasa (cfr. Copinger, II, n. 1398; Gesamtkatalog, VI, n. 5832). Sul terzo tomo dell'aldina di Aristotele (contenente anche opere di Teofrasto) cfr. Hain, I, 1, n. *1657; A.-A. Renouard, Annales de l'imprimerie des Alde, Paris ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...