(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] (1515), coscienziosa opera, non di poeta, ma di critico, che quanto alla materia segue fedelmente Livio, e le dà forma con Aristotele e le tragedie greche alla mano, in particolare con l'Antigone di Sofocle e l'Alcesti d'Euripide. Sulle orme del ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] da una legge posta da un'autorità superiore, cioè da una legge che oggi chiamiamo 'positiva'. L'esempio che lo stesso Aristotele adduce dopo la definizione è chiaro: sacrificare a Zeus una capra o due pecore è un'azione indifferente prima che sia ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] mancano nemmeno, specie nella prefazione, richiami all’atomismo, alla filosofia chimica, al cartesianesimo, al concordismo aristotelico-democriteo. Il suo «grandioso progetto metafisico» mirante a ricomporre la crisi della cultura cattolica «mediante ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] il grande ed il maestoso", secondo il modello greco-latino, fosse trasfuso nei versi. In esplicita polemica con il canone aristotelico per cui il principe "semibonus sit, et non malus, sed semimalus", Ottone appare nella tragedia del C. sempre grande ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] È qui lampante la rottura non soltanto con l'occultismo, con la magia e l'astrologia, ma anche con il mondo aristotelico-tomistico, e anzi con ‛ogni' interpretazione teistica della natura come posta sotto la sovranità divina.
2. Con lo sviluppo della ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] , 1354a-b). Dati questi limiti, il correttivo del principio di legalità diventa il principio di equità: l'equo è definito da Aristotele come "il giusto che va oltre la legge scritta" (ibid., 1374a).
Vi è una linea, sicuramente non retta e nondimeno ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] sociale ed intellettuale dei membri della collettività distinti in forza della nascita, del merito e del censo.
È noto che Aristotele in linea di massima ha distinto tre forme buone di governo: monarchia, aristocrazia e politia e tre forme cattive o ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] l'analisi della società e dello Stato si muoveva entro una "concezione gnoseologica di tipo adeguazionistico, secondo l'insegnamento aristotelico-scolastico" (ibid.). Per il D., insomma, il mondo non poteva essere che quello "dato" e tuttavia da ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] alle fonti prime della dottrina e la ricostruzione corretta dei testi più antichi e autorevoli; il nome stesso di Aristotele, che aveva sollevato vivaci proteste già nelle sedute conciliari fiorentine, viene quasi emarginato e il ricordo di Omero, di ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] 1367, con Petrarca. Sordo, allora, all'entusiasmo per le lettere del poeta, Talenti e, invece, radicato nel solco dell'Aristotele medievale, ribadisce - col lascito di cinquanta ducati d'oro annui a retribuzione d'un maestro di logica e filosofia ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...