Piccolomini, Francesco di Niccolo
Piccolomini, Francesco di Niccolò
Filosofo aristotelico (Siena 1520 - ivi 1604). Studiò a Padova, dove fu discepolo di Zimara, e insegnò nelle univv. di Siena, Macerata, [...] logiche, e rivendica la complessità del mondo umano contro le preoccupazioni esclusivamente erudite e filologiche dell’aristotelismo contemporaneo. Con la pubblicazione del Comes politicus pro recta ordinis ratione propugnatur (1596), P. replica all ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] cercò una conciliazione tra la tesi platonica che il mondo ha avuto un principio e quella aristotelica che è ingenerato, e pervenne alla concezione che "il mondo è uscito dal nulla, per un singolo atto intemporale del Creatore, e che dal suo ...
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Berigard, Claude Guillermet, signore di
Bérigard
(o Beauregard; italianizz. Beregardo), Claude Guillermet, signore di Filosofo e fisico (Moulins 1592 - Padova 1663). Dal 1627 insegnò allo Studio pisano [...] (1632), dirette contro il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (➔), sono una tenue difesa degli argomenti aristotelici, svolta attraverso obiezioni alle tesi di Galilei. Nel Circulus Pisanus (vari trattati 1643-1647, 2a ed. 1661) invece ...
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Filosofo italiano (n. Milano 1907 - m. 1997); prof. di estetica all'univ. di Milano dal 1951 al 1961, poi di filosofia teoretica all'univ. di Trieste (1964-82), collaboratore di note riviste di filosofia, [...] delle tecniche e dello stile, e da un metodo fenomenologico-empirico. Si ricordano: Le strutture del trascendentale (1951); Il concetto dello stile (1951); Aristotelismo e Barocco (1955); L'esthétique contemporaine (1960); Goethe e il romanzo (1992). ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] interiore della coscienza di fronte a un reale fattole estraneo. La virtù per lo stoico non è più infatti un abito come per Aristotele, ma una disposizione interna dell'animo, costante e conforme a sé stesso in tutti i momenti della vita, che c'è o ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] immune di potenza e d'amore, essa si accordava anche con la concezione teologica medievale in ciò che questa attingeva da quella aristotelica, ma le era incompatibile per quel che in essa era di più nuovo e cristiano, e cioè per l'idea della divinità ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] animale, che è congiunto allo spiritus e ha un nesso con l'anima, è letteralmente quel calore celeste con cui secondo Aristotele avrebbe solo proporzione. Esso non è qualcosa di sublunare, ma è l'elemento attivo in grado di operare tutto animandolo e ...
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Giacomo Capocci da Viterbo Teologo, detto doctor graciosus, speculativus (n. Viterbo verso la metà del 13° sec
m. Napoli 1308). Eremitano di s. Agostino, compiuti gli studi nell’univ. di Parigi, vi [...] fondata da Egidio Romano (scrisse una Abbreviatio Sententiarum Aegidii), è spesso in posizione polemica contro l’aristotelismo tomista, come pure contro la teologia negativa di Eckhart. Delle sue numerose Quaestiones, molto importante quella ...
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GASSENDI (anche Gassend o Gassendy), Pierre
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e matematico, nato a Champtercier, presso Digne in Provenza, il 22 gennaio 1592, morto a Parigi il 24 ottobre 1655. [...] (1617), egli prosegue i suoi studî astronomici e filosofici, orientandosi sempre più verso una decisa opposizione all'aristotelismo scolastico, mentre la lettura di Lucrezio gli viene svelando la concezione epicurea del mondo. Nel 1624 esordisce con ...
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Zabarella, Giacomo
Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589). Nato da nobile famiglia, ereditò da suo padre Giulio il titolo di conte palatino; compì i suoi studi presso l’univ. di Padova, dove ebbe come maestri [...] pubblicò a Venezia gli Opera logica, cui seguirono le Tabula logicae (1580) e il commento agli Analitici posteriori di Aristotele (1582). Nel 1584 diede alle stampe la De doctrinae ordine apologia, una replica alle critiche di Piccolomini alle sue ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...