Garasse, Francois (detto Le Pere Francois)
Garasse, François
(detto Le Père François) Gesuita francese (Angoulême, Charente, 1584 - Poitiers, Vienne, 1631). Scrittore e predicatore in Parigi, polemizzò [...] esprits de ce temps (1623) attacca come atei e libertini gli esponenti maggiori del pensiero naturalista e dell’aristotelismo radicale, quali Cardano o Pomponazzi («un ateo perfetto»); i seguaci delle tesi machiavelliste sull’impostura e sull’uso ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] la superiorità del papa o del concilio. In filosofia è seguace dell'occamismo: muovendo da una critica dell'aristotelismo, sostiene il nominalismo, nega la possibilità di dare, in sede di ragione naturale, una dimostrazione a posteriori dell ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] Dio e il Signore); e l'attività creatrice di Dio diventa il Figlio - Verbo o Logos - che, riunendo i caratteri del Dio platonico, aristotelico e stoico, è idea delle idee e modello ideale del mondo; e le idee, che il Verbo ha in sé, diventano potenze ...
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LĒWĪ ben Gērĕshōn (Léon de Bagnols, Gersonide; secondo l'uso ebraico di raccogliere in una sigla i varî elementi del nome, Ralbag, [Rabbi L. b. G.])
Umberto Cassuto
Filosofo e matematico, nato nel 1288 [...] , con la quale non soltanto integrò il sistema di Maimonide e cercò d'inserire la dottrina giudaica entro le linee dell'aristotelismo averroistico, ma anche prese parte attiva al movimento filosofico dell'età sua; commenti, glosse ed excursus a opere ...
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SOZZINI (Socini), Camillo
Michaela Valente
SOZZINI (Socini), Camillo. – Figlio del giurista senese Mariano il Giovane e di Camilla Salvetti, ebbe numerosi fratelli: Ascanio, Alessandro, Bartolomeo, [...] diritto civile presso lo Studio, la famiglia visse a Padova, in un ambiente culturale molto vivace di discussione dell’aristotelismo e di penetrazione delle idee della Riforma. Nel 1543 la famiglia si trasferì, al seguito del padre, a Bologna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie all’influenza dell’umanesimo, l’insegnamento delle scienze nelle università, [...] prevale l’insegnamento degli umanisti; gli statuti prevedono che la filosofia morale sia fondata sulla Politica ed Etica di Aristotele, oppure sulla Repubblica di Platone. In Francia Platone è insegnato da Adrien Turnèbe e da Pierre de la Ramée ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] di realtà e d'idealità che nell'arte trovavano la loro sintesi. Ma, per ciò stesso, si può considerare la formulazione aristotelica come la più alta a cui sia giunta tutta l'estetica antica, appunto in quanto coglie nella forma più netta i termini ...
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PRANTL, Carl von
Guido Calogero
Filologo e storico della filosofia, nato a Landsberg am Lech il 28 gennaio 1820, morto a Oberstdorf (nell'Algovia) il 14 settembre 1888. Dal 1843 insegnò all'università [...] scolasticamente imbarbarito, il P. mirò, eon la sua storia, a rivendicare contro l'aristotelismo falso i pregi dell'aristotelismo vero.
Lo stesso spirito polemico e antichiesastico pervade anche gli scritti più specificamente filosofici del ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] svalutazione del p. e quindi nel Fedone alla teoria della necessaria liberazione dell’anima dalla corporeità del piacere. Per Aristotele il p. accompagna sempre l’attività umana quando essa realizza e mette in atto le sue potenzialità: è massimamente ...
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ROSTAGNI, Augusto
Filologo, nato a Cuneo il 17 settembre 1892; professore a Cagliari, Padova, Bologna; dal 1928 di filologia classica e letteratura latina nell'università di Torino. I suoi numerosi lavori [...] 'epicureo Filodemo (soprattutto in Riv. di filologia, 1925), il saggio Aristotele e aristotelismo (in Studi ital. di filol. class., 1921), l'ediz. commentata della Poetica aristotelica (Torino 1927), dell'Arte poetica oraziana (Torino 1930), e del ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...